<HTML>Allego questo documento scaricato da Internet......ma non mi ricordo da quale sito!!!! (mi sembra miaeconomia.net, ma non potrei giurarlo).
Saluti.
"Mutui a tasso zero per le nuove coppie di sposi
Le giovani coppie che hanno intenzione di chiedere un mutuo a tasso zero per comprare la prima casa dovranno aspettare l’anno nuovo. Per diventare operativa, infatti, la norma inserita nella Finanziaria dovrà essere corredata da un successivo decreto governativo, che ne stabilirà le modalità, e che verrà varato a gennaio, dopo l’approvazione della manovra.
La norma, se approvata dal Parlamento, destinerà circa 160 milioni di euro a partire dal 2003 (il 10% del fondo delle politiche sociali per il sostegno alle famiglie, anche se la somma potrebbe salire), alle coppie che hanno contratto o che intendano contrarre matrimonio, ‘ai sensi dell'articolo 29 della Costituzione’. Quest’ultima disposizione prevede che ‘la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio’. Una precisazione, quindi, che più o meno esplicitamente esclude dai finanziamenti le coppie di fatto.
In ogni caso il provvedimento potrebbe mettere in moto, secondo i calcoli del ministro per il Welfare Roberto Maroni, un finanziamento complessivo di mutui pari a circa 2,5-3 miliardi di euro.
Quasi sicuramente le novità saranno due: non ci saranno limiti di età, nè di reddito, come ipotizzato in precedenza. L’unico tetto possibile dovrebbe essere legato all’entità del mutuo. Un particolare non indifferente, perchè avere a disposizione un mutuo da, per esempio, 100.000 euro, ha un peso diverso a seconda dei valori immobiliari delle città in cui le neocoppie vogliono comprare la loro prima casa. In tal senso, i tecnici chiamati a concretizzare i propositi discussi a tavolino dal governo, stanno spingendo affinchè ci sia una forte correlazione con le Regioni e gli Enti locali sia per omogeneizzare l’agevolazione sia per la gestione del mutuo a tasso zero. Il mutuo a tasso zero infatti sarà garantito, per la parte non finanziata dalle banche, dagli enti locali che appoggeranno la richiesta di finanziamento della giovane famiglia alla banca locale.
Resta anche da stabilire se l’accesso a questa agevolazione sarà consentito solo alle coppie che si sposeranno nel corso del 2003 o verrà garantito anche a quelle che hanno contratto matrimonio nel 2002. L’assenza del tetto di reddito è nella volontà di maggioranza, ma l’ostacolo maggiore potrebbe essere quello della copertura finanziaria a fronte dei 260 mila matrimoni contratti ogni anno in Italia."</HTML>