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Morte di un genitore e successiva dipartita di un figlio erede

airone01

Utente
Salve,
nel 2007 mio padre ci lasciò e mia madre, mio fratello ed io ereditammo la casa in cui lui risiedeva insieme a mia madre. Nessun problema di successione allora, con mia madre usufruttuaria al 66% ed io e mio fratello col rimanente 33%.
Nel 2017 è venuto a mancare mio fratello ed il suo 1/6 di appartamento è passato in egual misura alla moglie ed ai due figli.
A dicembre dell'anno scorso l'ADE ha contestato a mia cognata (stranamente solo a lei) il mancato pagamento dell'IMU non versata nel 2018 relativamente al suddetto appartamento ereditato. A prescindere dal fatto che l'esazione potrebbe essere caduta in prescrizione (non sono sicuro di ciò), quale potrebbe essere il motivo di tale richiesta, visto poi che l'appartamento era ancora abitato da mia madre che ne usufruiva? Potrebbe essere un ritardo nella dichiarazione di successione?
Ringrrazio chiunque possa darmi chiarimenti in merito.
 
Ultima modifica:
Basta che tua cognata comunichi con l'ufficio tributi del comune e specifichi che la suocera ha il diritto abitazione sul 100% di quell' immobile...
 
Il diritto di abitazione del coniuge superstite scatta solo se la casa adibita a residenza familiare è «di proprietà del defunto o comune ad entrambi i coniugi».

Se scatta il diritto di abitazione, l'IMU dovrà essere versata dal coniuge superstite, tranne che si tratti di “prima casa”. Il diritto di abitazione di cui all'articolo 540 del codice civile, è diverso dall'usufrutto, come specificato nella seguente consulenza che vi consiglio di leggere.


https://www.legaleconsulenza.it/dir...iuge-superstite-differenza-con-usufrutto.html


Il diritto di abitazione è un usufrutto “ridotto” nella sua ampiezza giuridica, limitato ai bisogni dell'avente diritto.


Saluti


Orso Polare
 
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