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Malattia

silvia t.

Utente
ho un dipendente che è in malattia da febbraio 2008.
a giugno è tornato per qualche giorno e poi si è rimesso in malattia. la mia commercialista ha detto che si può licenziare solo se supera il periodo di 6 mesi consecutivi di malattia.
Ma per quanto tempo? lui puoi continuare così o ci sono dei vincoli che non glielo permettono?
ci sarà un limite in cui il datore di lavoro ha la falcoltà di decidere di lasciarlo a casa.
Grazie
 
Riferimento: Malattia

Ai sensi dell'art. 2110°c.c. II°comma definito periodo di comporto trova la sua fonte principale nei ccnl di appartenenza ancorchè il comporto può essere di due tipi:
comporto secco
comporto per sommatoria

vi sono alcuni contratti che applicano il comporto della malattia per sommatoria il che vuol dire dal 1° gennaio al 31° dicembre se il lavoratore somma i 180° può essere licenziato per superamento di sommatoria.

come vi sono contratti che applicano il comporto secco laddove stabiliscono il periodo secco..i quali se vengono superati il lavoratore potrebbe essere licenziato. "unica malattia di lunga durata"

il condizionale è obbligo allorquando i lavoratori prima della scadenza dei comporti possono dilazionare il periodo facendo richiesta all'azienda di un periodo demandato dal ccnl di apparten. non retribuito laddove l'azienda è tenuta a concedere pena nullità di licenziare!

pertanto di fronte a ciò si esorta vedere il ccnl di apparteneza laddove esplica quale comporto esegue e tutte le conseguenze!

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:cool:
 
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