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lav. dipendente e idraulico

V

veronica

Ospite
salve una domanda
un dipendente puo' certamente aprire una posizione iva, ma per quella di idraulico necessita di esperienze o titolo di studio o responsabile tecnico.
In quest'ultimo caso nella nomina del responsabile tecnico si necessita sempre di una scrittura di assoc. in partecipazione reustrata presso l'agenzia delle entrate?
grazie
 
Per quanto mi riguarda ho due aziende (una in forma individuale e una società) dove è stato nominato il responsabile tecnico in base alla Legge 46/90 senza aver stipulato l'associazione in partecipazione fra le parti.

Ho semplicemente depositato presso la Camera di Commercio di competenza unitamente all'iscrizione dell'azienda la nomina del responsabille tecnico avente i requisiti tecnico-professionali.

Per un periodo pari a tre anni, tempo necessario per il titolare dell'azienda per acquisire a sua volta i requisiti, dovrà naturalmente essere il responsabile tecnico a firmare le dichiarazioni di conformità degli impianti.

Ti consiglio comunque di contattare la Camera di Commercio di competenza.

Ciao
Emilia
 
TI RINGRAZIO PER LA RISPOSTA EMILIA E BUON LAVORO, PROVVEDER' A CONTATTARE LA CCIAA
SALUTI
 
ditta individuale idraulico = artigiano

l'attività di artigiano è incompatibile con

quella di lavoratore dipendente.
 
in una ditta individuale ritengo che il concetto di "prevalenza" lo rende incompatibile con un lavoro dipendente full time. (non può tenere un piede in due scarpe)

"E' imprenditore artigiano chi esercita personalmente, professionalmente e in qualità di titolare l'impresa artigiana e svolge in misura prevalentemente il proprio lavoro, anche manuale, nel processo produttivo"
 
Camera di commercio di bologna manuale impresa artigiana pagina 6

http://www.bo.camcom.it/intranet/SERVIZI-ON/RICHIESTA-1/Albo-delle/Normativa/MANUALE.pdf
 
Non ho mai visto contestazioni in tal senso anzi al massimo avrei eventualmente, oltre al cumulo dei redditi ai fini Ire, il "problema" del doppio versamento dei contributi previdenziali senza giovarne ai fini pensionistici.
 
A mio avviso la situazione è questa:

Non potrà il dipendente avere i requisiti per iscriversi all'albo artigiani come idraiulico per due motivi:
1) l'attività artigiana non è prevalente
2) non ha i requisiti della 46/90

Ora per il punto 1) si ovvia iscrivendo l'impresa alla CCIAA senza albo artigiani; per punto 2) attendendo di maturare i requisiti grazie alla collaborazione per tre anni con soggetto già abilitato.

Quanto non mi torna però è il fatto che non occorra instaurare un rapporto di associazione in partecipazione tra i due soggetti che invece a mio avviso è necessario seppure con una partecipazione minima (almeno del 5%).

I problemi sorgeranno all'atto delle iscrizioni a INPS e INAIL da seguire in quanto non automatiche.
Per INPS non sapranno come inquadrarlo in quanto non è artigiano, ma ha codice attività artigiana e quindi non sarò nemmeno commerciante (gli uffici mi risulta non iscrivono il soggetto).

Per INAIL occorrera dichiarare che è un artigiano di fatto e quindi solo così sarà iscrivibile (paga per sè e per l'associato se quest'ultimo non è già iscritto a INAIL).
 
Karl8. Scrivi:

>>
> Quanto non mi torna però è il fatto che non occorra instaurare
> un rapporto di associazione in partecipazione tra i due
> soggetti che invece a mio avviso è necessario seppure con una
> partecipazione minima (almeno del 5%).
>

Prova a sottoporre il quesito alla tua CCIAA di competenza e poi fammi sapere cortesemente, perchè io ho proceduto all'iscrizione ti assicuro senza aver istaurato alcun rapporto di associazione in partecipazione.

Mi è stato richiesta, tra le altre possibili alternative, l'associazione in partecipazione invece per poter svolgere l'attività di autoriparazione (legge 5.2.1992 n. 122)per intenderci meccanico, carrozziere, elettrauto o gommista.

Emilia
 
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