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IVA su traduzioni

A

Anna

Ospite
Ho ricevuto una fattura da una consulente italiana per una traduzione effettuata a Bruxselles in cui l' azienda italiana dove lavoro ha un ufficio amministrativo.In fattura è indicato IVA nn imponibile ai sensi dell'art 7, c. 4, lett.e)del DPR 633.La prestazione quindi è stata effettuata fuori dal territorio dello stato da prestatore italiano che manda la fattura con l'intestazione del suo ufficio in Italia.E' corretto?
Che caos ciao a tutti.
 
Da quello che dici quindi la fattura è emessa nei confronti della società italiana in quanto l'ufficio amministrativo a Bruxelles non è titolare di un suo numero di partita iva autonomo (cioè non è soggetto passivo IVA in Belgio). Pertanto il committente risulta direttamente la società italiana, in tal caso la fattura è soggetta ad IVA. Secondo l'art.7,c.4 lett.d, infatti le prestazioni di traduzione(che rientrano tra le prestazioni simili relative a diritti d'autore, Circ.Min. 10/6/1998 n. 147/E) si considerano effettuate nel teritorio dello Stato quando sono rese ad un committente nazionale che le utilizza in Italia o in altro stato membro dell'U.E.

[%sig%]
 
Per completezza di risposta aggiungo che se l'ufficio amministrativo fosse stato in Svizzera (per dire) che è un paese non U.E , allora la fattura era corretta, nel senso che se il committente nazionale utilizza il servizio fuori dall'U.E ( e per utilizzazione si intende il luogo in cui il committente acquisisce nella sua sfera giuridico - patrimoniale il servizio reso)allora l'operazione è esclusa ex. art. 7

[%sig%]
 
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