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MGGVR
Ospite
<HTML>La nostra associazione opera nel settore del ballo sportivo.
L’attività istituzionale viene espletata nel settore didattico (corsi di ballo) e nel settore agonistico (competizioni nazionali ed internazionali).
Al fine di autofinanziare anche le attività didattiche, come già altre associazioni dello stesso settore fanno, vorremmo realizzare qualche esibizione.
Per consentirci di intraprendere tale iniziativa, che comunque risulterebbe marginale rispetto il naturale scopo dell’associazione che è principalmente didattico ed agonistico, è stata esercitata l’opzione per l’applicazione della legge 398/91.
Tali attività spettacolistiche, sarebbero conteggiabili in poche unità per anno con un incasso totale quantificabile nel 4-8% dell’intero bilancio annuale.
A mio parere tale attività non sarebbe pertanto da considerare come attività d’impresa come indicato dall’Art. 4 D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 633. (…..Si considerano fatte nell’esercizio dell’attività commerciale anche le cessioni di beni e le prestazioni ai soci, associati o partecipanti verso pagamento di corrispettivi … …ad esclusione di quelle effettuate in conformità alle finalità istituzionali da associazioni ….sportive dilettantistiche )
Pertanto la nostra attività spettacolistica non parrebbe rientrare nell’attività d’impresa perché attività marginale rispetto all’attività istituzionale ed inoltre rappresenta parte integrante dell’attività didattica essendo svolta come naturale conclusione di un ciclo di studio ed apprendimento portato avanti nel corso dell’anno.
Pertanto, in virtù di quanto disposto dall’Art. 1 D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 633, a Ns. parere il compenso ricevuto non sarebbe da assoggettare all’Imposta sul Valore Aggiunto.
Cosa ne pensate?</HTML>
L’attività istituzionale viene espletata nel settore didattico (corsi di ballo) e nel settore agonistico (competizioni nazionali ed internazionali).
Al fine di autofinanziare anche le attività didattiche, come già altre associazioni dello stesso settore fanno, vorremmo realizzare qualche esibizione.
Per consentirci di intraprendere tale iniziativa, che comunque risulterebbe marginale rispetto il naturale scopo dell’associazione che è principalmente didattico ed agonistico, è stata esercitata l’opzione per l’applicazione della legge 398/91.
Tali attività spettacolistiche, sarebbero conteggiabili in poche unità per anno con un incasso totale quantificabile nel 4-8% dell’intero bilancio annuale.
A mio parere tale attività non sarebbe pertanto da considerare come attività d’impresa come indicato dall’Art. 4 D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 633. (…..Si considerano fatte nell’esercizio dell’attività commerciale anche le cessioni di beni e le prestazioni ai soci, associati o partecipanti verso pagamento di corrispettivi … …ad esclusione di quelle effettuate in conformità alle finalità istituzionali da associazioni ….sportive dilettantistiche )
Pertanto la nostra attività spettacolistica non parrebbe rientrare nell’attività d’impresa perché attività marginale rispetto all’attività istituzionale ed inoltre rappresenta parte integrante dell’attività didattica essendo svolta come naturale conclusione di un ciclo di studio ed apprendimento portato avanti nel corso dell’anno.
Pertanto, in virtù di quanto disposto dall’Art. 1 D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 633, a Ns. parere il compenso ricevuto non sarebbe da assoggettare all’Imposta sul Valore Aggiunto.
Cosa ne pensate?</HTML>