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IVA senza Partita IVA

Nel 2019 il signor Rossi svolge alcune attività all'estero come lavoratore autonomo
Non ha partita IVA, non emette alcuna fattura, viene pagato in contanti per un totale di circa 25000 euro.

Prima di qualunque calcolo circa IVA, sanzioni, interessi, la domanda è:
può versare l’IVA nel 2020 per attività del 2019, senza aver avuto ed avere una partita IVA?
 
Molte grazie per la risposta.

Durante l'anno, c'è un momento in cui sanzioni o interessi o altro hanno un forte incremento per il mancato pagamento dell'IVA per l'anno precedente?
In altre parole, se apro la partita IVA ed effettuo gli adempimenti a febbraio 2020 incorro in sanzioni ed interessi calcolati con percentuali inferiori rispetto a quelle da utilizzare se apro la partita IVA ed effettuo i pagamenti a maggio 2020 o di un altro mese del 2020? Oppure le percentuali di sanzioni, interessi ed altro sull'imponibile rimangono costanti?
 
sulla seconda questione anch'io non mi pronuncio; sulla prima questione rilevo che i presupposti per l'applicazione dell'iva sono 3:
OGGETTIVO - deve trattarsi essenzialmente di compravendita di beni/servizi;
SOGGETTIVO - il rapporto deve essere tra aziende/liberi professionisti ovvero tra partite iva;
TERRITORIALE - l'operazione deve essere svolta in Italia.
Risulta evidente che x mancanza di 2 requisiti, non vada applicata l'iva italiana... come può giustificare il soggetto le entrate che ha conseguito? I suoi clienti (fruitori dei suoi servizi) non necessitano di fatture? Il signor Rossi risiede e dimora in Italia o all'estero?
 
sulla seconda questione anch'io non mi pronuncio; sulla prima questione rilevo che i presupposti per l'applicazione dell'iva sono 3:
OGGETTIVO - deve trattarsi essenzialmente di compravendita di beni/servizi;
SOGGETTIVO - il rapporto deve essere tra aziende/liberi professionisti ovvero tra partite iva;
TERRITORIALE - l'operazione deve essere svolta in Italia.
Risulta evidente che x mancanza di 2 requisiti, non vada applicata l'iva italiana... come può giustificare il soggetto le entrate che ha conseguito? I suoi clienti (fruitori dei suoi servizi) non necessitano di fatture? Il signor Rossi risiede e dimora in Italia o all'estero?

Ignoravo il requisito soggettivo e territoriale.

Le aziende estere in questione non hanno partita IVA e non necessitano di vere e proprie fatture. Hanno pagato a fronte semplici note.

Quindi un lavoratore autonomo residente in Italia che lavora solo per aziende estere (extra UE) potrebbe non essere soggetto al pagamento dell'IVA?
Pagherebbe solo l'IRPEF, come per lavoro subordinato?
 
Buongiorno: il primo consiglio che mi sento di darti, è di consultare un commercialista di fiducia; ti allego un articolo
dal quale traggo un passo assai importante:

Ai sensi dell’articolo 7-ter D.P.R. 633/1972 le prestazioni di servizi si considerano effettuate nel territorio dello Stato:

  1. quando sono rese a soggetti passivi stabiliti nel territorio dello Stato;
  2. quando sono rese a committenti non soggetti passivi da soggetti passivi stabiliti nel territorio dello Stato.
Quindi l’articolo 7-ter fissa la regola generale per determinare il luogo di tassazione delle prestazioni di servizi “generiche” distinguendo la territorialità Iva delle stesse in funzione della natura del committente della prestazione stessa:

  • le prestazioni “B2B”, nelle quali il committente è un soggetto passivo d’imposta: l’operazione si considera rilevante nel Paese del committente;
  • le prestazioni “B2C”, nelle quali il committente non è un soggetto passivo d’imposta: l’operazione si considera rilevante nel Paese del prestatore.
 
Molte grazie Gianni.
Il signor Rossi prima o poi consulterà un commercialista in Italia, mentre io vorrei farmi un'idea in merito alla questione.

Dalle informazioni che mi hai dato ho desunto quanto segue.

Le prestazioni di servizi del signor Rossi non si considerano effettuate nel territorio dello Stato, perché NON SONO:
1) rese a soggetti passivi stabiliti nel territorio dello Stato,
2) rese a committenti non soggetti passivi da soggetti passivi stabiliti nel territorio dello Stato.

Le prestazioni di servizi del signor Rossi sono “B2B”, nelle quali il committente è un soggetto passivo d’imposta, quindi L’OPERAZIONE SI CONSIDERA RILEVANTE NEL PAESE DEL COMMITTENTE.

Il signor Rossi ha fornito PRESTAZIONI GENERICHE, perché "prestazioni di consulenza e assistenza tecnica o legale".

La fatturazione delle prestazioni di servizi del signor Rossi sarebbe dovuta avvenire:
- senza obbligo di emissione della fattura elettronica,
- con l’annotazione “operazione non soggetta”.


Mi scuserete per le ulteriori richieste di chiarimento, a cui non ho trovato risposta malgrado le informazioni ricevute:
a) il signor Rossi deve versare l'IVA in Italia, o no?
b) se non deve versare l'IVA, il signor Rossi dovrebbe comunque aprire una partita IVA nel 2020 per poter emettere delle fatture con l’annotazione “operazione non soggetta” ed assolvere ad altri obblighi (ad esempio versare contributi INPS)?
oppure può denunciare il reddito tramite il Modello Redditi Persone Fisiche del 2020 e basta?
 
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