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iva in albergo

raiser

Utente
Buongiorno e complimenti per il forum.
Il mio quesito è semplice.
Io ho gestito da ormai 12 anni bar e ristoranti vari, la parte fiscale è stata sempre affidata a un dottore commercialista e mi risulta che l'aliquota iva risultasse praticamente nella totalita dei servizi resi al 10%.
Al momento mi trovo a collaborare con un commercialista riguardo all'apertura di un albergo con annesso bar e discoteca.
Il disaccordo con tale professionista sorge proprio su tale argomento.
Lui sostiene che le aliquote da applicare variano a secondo del prodotto venduto (anzi più precisamente somministrato) tipo le bevande analcoliche, caffè, snack etc al 10% mentre gli alcolici, il vino etc al 20%. In poce parole seguono l'aliquota del prodotto all'acquisto.
Quando gli ho parlato del mio dubbio mi ha risposto che era impossibile che io lavorassi con aliquota unica e ha aggiunto che se cosi era sicuramente il mio commercialista praticava poi a posteriori una "ventilazione", potrebbe anche essere ma questa parola sinceramente nella mia ignoranza mi giunge nuova.
Volevo capire in modo da essere sicuro e portare avanti quindi le mie tesi la normativa del regime iva da applicare nel campo dei bar, ristoranti, alberghi.
grazie
luca
 
Riferimento: iva in albergo

Buongiorno e complimenti per il forum.
Il mio quesito è semplice.
Io ho gestito da ormai 12 anni bar e ristoranti vari, la parte fiscale è stata sempre affidata a un dottore commercialista e mi risulta che l'aliquota iva risultasse praticamente nella totalita dei servizi resi al 10%.
Al momento mi trovo a collaborare con un commercialista riguardo all'apertura di un albergo con annesso bar e discoteca.
Il disaccordo con tale professionista sorge proprio su tale argomento.
Lui sostiene che le aliquote da applicare variano a secondo del prodotto venduto (anzi più precisamente somministrato) tipo le bevande analcoliche, caffè, snack etc al 10% mentre gli alcolici, il vino etc al 20%. In poce parole seguono l'aliquota del prodotto all'acquisto.
Quando gli ho parlato del mio dubbio mi ha risposto che era impossibile che io lavorassi con aliquota unica e ha aggiunto che se cosi era sicuramente il mio commercialista praticava poi a posteriori una "ventilazione", potrebbe anche essere ma questa parola sinceramente nella mia ignoranza mi giunge nuova.
Volevo capire in modo da essere sicuro e portare avanti quindi le mie tesi la normativa del regime iva da applicare nel campo dei bar, ristoranti, alberghi.
grazie
luca

Il sistema della ventilazione si applica quando si vendono prodotti soggetti ad aliquote diverse senza distinzione di aliquota per cui tramite la ventilazione non si fa altro che ripartire i corrispettivi in proporzione al monte acquisti effettuati alle diverse aliquote in riferimento ad un determinato mese o trimestre di riferimento, ma non è il tuo caso.
L'attività di bar, ristoranti, pub, ecc. rientra invece nella somministrazione di alimenti e bevande per le quali i corrispettivi sono soggetti ad aliquota al 10%.
Non bisogna però confondere l'attività di somministrazione con la vendita.
Mi spiego con un esempio, se io vengo nel tuo bar e ti chiedo, ad es., un bicchiere di whisky quella è somministrazione e va al 10%, se io invece ti chiedo una bottiglia di whisky da portare via allora quella è vendita e l'aliquota dell'alcolico in quel caso è il 20%.
Cmq le attività da te citate rientrano nella somministrazione di alimenti e bevande dove l'aliquota IVA da applicare ai corrispettivi è il 10%.
Saluti....buon lavoro.
 
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