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iva enti non commerciali

S

sergio

Ospite
Quesito
Un’associazione di produttori agricoli, senza scopo di lucro, costituita ai sensi del Regolamento Cee 1360/78, che ha per scopo la valorizzazione delle produzioni lattiero casearie e della loro commercializzazione in armonia con gli indirizzi della politica agricola comunitaria e la programmazione agricola nazionale e regionale, ha sottoscritto una convenzione con la locale Camera di Commercio, in base alla quale l’Associazione si è impegnata a realizzare un Progetto di ricerca sulla certificazione e tracciabilità della filiera lattiero casearia nella sua zona di competenza; la CCIAA, a sua volta, si è impegnata a corrispondere una somma pari alle spese che l’Associazione sosterrà per la realizzazione del progetto (la convenzione prevede: un importo massimo da corrispondere, le modalità di erogazione delle somme, la riserva per la CCIAA dei diritti sui contenuti e sull’uso delle risultanze del progetto, la facoltà per la CCIAA di risolvere in qualunque momento la convenzione qualora si rilevi la mancata o non corretta esecuzione dell’incarico).
Si fa presente che l’Associazione non ha mai svolto attività commerciali e che nello Statuto si prevede tra le attività per il raggiungimento dei propri fini istituzionali la “ promozione di programmi di ricerca e di sperimentazione agraria”.
Si chiede di conoscere il parere in merito al trattamento delle somme erogate dalla CCIAA sia ai fini Iva che ai fini Imposte sui Redditi; in particolare:
- Se si ritiene che l’erogazione di tali somme possa essere considerata una semplice manifestazione finanziaria ( individuando, pertanto, un’operazione fuori campo Iva ai sensi dell’art.2 del Dpr 633/72 ) oppure si configuri come una prestazione di servizi, così come definita dall’art. 3 del Dpr 633/72, e come tale, se frutto di un’attività commerciale dell’associazione, rientrante nella fattispecie delle operazioni imponibili Iva.;
- E qualora ci si trovi nella seconda fattispecie, è possibile ricomprendere l’operazione tra quelle cosiddette “ad esclusione oggettiva” previste all’art. 4 comma 4 del Dpr 633/72 che nella seconda parte sancisce che non si considerano fatte nell’esercizio di attività commerciali le prestazioni di servizi effettuate in conformità alle finalità istituzionali da vari tipi di associazioni tra cui anche quelle di categoria;
- Se si condivide l’opinione della scrivente secondo cui ai fini imposte sui redditi, l’attività svolta dall’Associazione per la realizzazione del progetto rientra tra quelle previste dall’art.143 del Tuir cioè tra quelle attività che non sono mai considerate commerciali se poste in essere da un ente non commerciale ed in particolare le prestazioni di servizi non rientranti nell’art.2195 del Codice civile rese in conformità alle finalità istituzionali dell’ente senza specifica organizzazione e verso pagamento di corrispettivi che non eccedono i costi di diretta imputazione.
 
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