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Agevolazione per le ristrutturazioni in attesa di modifiche della normativa comunitaria
a cura di Davide Persico
“Un'eventuale proroga dell'applicazione dell'aliquota IVA del 10 per cento per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio potrebbe essere possibile solo a seguito dell'introduzione di modifiche della normativa comunitaria atte a consentire un'ulteriore deroga alle disposizioni contenute nella direttiva 77/738/CEE del Consiglio del 17 maggio 1977”: è quanto emerge dalla risposta del sottosegretario Molgora in relazione all’interpellanza urgente n. 2-01741 a firma dell’on. Armani (AN), relativa alle “iniziative per la proroga del regime di riduzione dell’IVA sulle ristrutturazione edilizie”.
La relativa agevolazione, entrata in vigore a seguito dell'approvazione della legge finanziaria per il 2000 e prorogata fino al 31 dicembre 2005 a seguito della conversione in legge del dl 24 dicembre 2003, n. 355 (legge 47/2004), si è resa possibile grazie alle disposizioni contenute nella direttiva 2004/15/CE del Consiglio del 10 febbraio 2004 (che modificava la direttiva 77/388/CEE del Consiglio del 17 maggio 1977). Per effetto di tale direttiva, gli Stati membri sono stati autorizzati ad applicare, per un periodo massimo di sei anni e quindi fino al 31 dicembre 2005 (compreso tutto l'esercizio del 2000 e del 2005), l'aliquota IVA agevolata del 10 per cento, relativamente a servizi considerati «ad alta intensità di lavoro» tra i quali risultano compresi le riparazioni e le ristrutturazioni di abitazioni private.
L’Esecutivo, al fine di compensare il venir meno dell'aliquota IVA del 10 per cento, ha predisposto, mediante l'articolo 1 comma 81 del disegno di legge finanziaria per il 2006 (Atto C. 6177 attualmente in discussione presso la commissione Bilancio della Camera) la proroga per l'anno 2006 della detrazione d'imposta ai fini dell'IRE (prevista dall'articolo 1 della legge 449/1997 e successive modificazioni) ed ha elevato la misura della detrazione stessa dal 36 al 41 per cento.
Il Sottosegretario ha precisato che è in discussione, in sede comunitaria, una misura in grado di conferire un carattere strutturale a queste agevolazioni. In particolare, è stata segnalata la proposta di compromesso sulla razionalizzazione delle aliquote ridotte IVA, ma che allo stato attuale non ha ancora raggiunto il necessario unanime consenso, da parte della attuale Presidenza inglese.
