<HTML>La Legge 289/2002 aveva prorogato fino al 30 settembre 2003 le agevolazioni sui lavori edili, cioè la possibilità di detrarre il 36% di quanto speso per lavori di manutenzione straordinaria, restauro o ristrutturazione. Sugli stessi lavori era anche applicabile l’Iva al 10% anziché al 20. Ora, dopo le proroghe decise con la legge 200/2003 è possibile ottenere la detrazione delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2003. Ma per le fatture emesse dopo il 30 settembre 2003, tranne che si tratti di lavori di restauro e ristrutturazione (lettere c, d, dell’art. 31 della legge 457/78), per i quali l’agevolazione è a regime, l’Iva raddoppierà.
A questo punto, però gioca a favore del contribuente il mancato coordinamento fra le norme per la detrazione Irpef, che dal punto di vista delle date pongono come condizione semplicemente che il pagamento sia effettuato con bonifico bancario, appunto entro il 31 dicembre 2003, e quelle per la minore aliquota Iva, che invece stabiliscono che la data cui far riferimento, dal punto di vista del diritto all’agevolazione, sia quella di emissione della fattura. In pratica, se la fattura viene emessa entro il 30 settembre 2003, scatta l’Iva al 10%, anche se viene pagata dopo.
Quindi, posto che va ricercato un accordo con l’impresa che effettua i lavori, di fatto non c’è bisogno di affrettarsi a fare il bonifico entro il 30 settembre 2003. L’importante è che la fattura venga emessa al più tardi per quella data. E che venga pagata entro il 31 dicembre 2003: in questo modo sarà possibile beneficiare dell’Iva al 10% e della detrazione del 36%.
da "IlSole-24Ore" del 25/09/2003</HTML>
