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Iscritta AIRE in UE, lavoro extra UE per azienda italiana: tasse e casa

cris son

Utente
Lavoro all’estero in ambito cooperazione allo sviluppo e cambio frequentemente Paese e datore di lavoro.
Tre anni fa, lavorando in un Paese africano per una ONG spagnola ed essendo sposata con uno spagnolo, avevo deciso di trasferire la mia residenza presso l’AIRE in Spagna. Dichiaravo quindi regolarmente le tasse nello stato spagnolo. Dallo scorso anno lavoro invece in un Paese africano per una ONG italiana, in Spagna non ho più alcun vincolo lavorativo quindi vorrei riportare la mia residenza in Italia. I miei contratti di lavoro sono a progetto e, pur rinnovandosi, attualmente non superano i 12 mesi, quindi - se non erro - non ho l’obbligo di iscrivermi all’AIRE del Paese africano in cui lavoro.

Nel frattempo ho acquistato casa in Italia, con agevolazioni previste per la prima casa. Vorrei spostare la mia residenza nel comune in cui ho acquistato l’immobile, ma questo non mi concede la residenza perché dai controlli risulta che io non vi dimoro abitualmente. Potrei spostare la residenza nell’ultimo comune italiano di residenza, ma in questo modo perderei le agevolazioni di cui ho goduto per l’acquisto della casa e sarei costretta a pagare multe e differenze.

Il fatto di avere residenza estera mi crea inoltre problemi di carattere fiscale, le varie ONG italiane per cui ho lavorato non sapendo bene come comportarsi e ognuna applicando una diversa normativa. Ora, per esempio, mi vengono trattenute dallo stipendio le ritenute INPS ma non quelle IRPEF, che dovrei versare in Spagna. Ma io in Spagna non ho più alcun vincolo e vorrei cancellarmi dall’AIRE.

Attualmente mi trovo quindi di fronte a due problemi.
Il primo relativo alle tasse derivate da lavoro dipendente: dove le pago e in base a quale convenzione? convenzione bilaterale con la Spagna (secondo mia iscrizione AIRE) o inesistente convenzione con il Mozambico (paese in cui lavoro alle dipendenze di una ONG italiana?).
Il secondo relativo all’immobile acquistato come prima casa, che di fatto è l’unico immobile che mio marito ed io possediamo e in cui passiamo i brevi periodi di ferie o di passaggio tra un contratto e un altro. Il comune non mi concede la residenza ma io non ho l’obbligo di iscrizione AIRE in Mozambico. Cosa posso fare?
Ringrazio sin da ora chi riuscirà ad aiutarmi in questa intricata situazione.
Cristina
 
come prima battuta ti dico: chi te lo fa fare di ritornare in Italia, hai tutto da perdere.
credo che nel tuo caso, se ho ben intuito, hai ancora la residenza in spagna e ritengo tu debba pagare le tasse in spagna salvo detrarre le eventuali tasse pagate sul compenso in monzambico.
se il comune non ti riconosce la residenza non potrai avere le agevolazioni di prima casa e l'immobile sarà considerato seconda casa.
per tale motivo ritengo non ti convenga ottenere la residenza in italia in un comune differente rispetto quello nel quale hai proceduto all'acquisto immobiliare.
per il resto attendi ulteriori pareri
ciao
 
Aggiungo che secondo la legge italiana (art. 43 c.c.) la residenza è il luogo in cui la persona ha la dimora abituale.
Se manca l'abitualità intesa come stabilità è chiaro che è difficile per un Comune attribuire la residenza.
Per il resto segui il consiglio di Giuseppe, non pensare alle agevolazioni prima casa:yes2:
Saluti.
 
l'impiegata del comune rispetta le regole. ma se anche io volessi rispettare le regole, non dovrei iscrivermi all'AIRE perchè non he ho l'obbligo. insomma, non è cosi semplice.
purtroppo devo pensare alle agevolazioni prima casa, perchè stiamo parlando di migliaia di euro!
 
SE NON SBAGLIO, secondo me ci sono i presupposti per godere - quale residente all'estero - della tassazione sull'immobile prima casa per i residenti esteri... Per cui ti conviene rimanere in Spagna (o ancor meglio sposta la residenza alle Canarie dove paghi il 10% di tasse)...
 
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