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Integrazione volontaria alla cassa integrazione

Buon giorno a tutti.
Premetto di non essere assolutamente un esperto in materia.

Lavoro in Germania per una azienda tedesca che ha una filiale in Italia con ca. 50 dipendenti che a causa covid19 ha aperto la cassa integrazione. Quando il management tedesco ha visto gli importi riconosciuti ai dipendenti in cassa integrazione (ca. 998 e 1199 € di massimali lordi anche per chi solitamente guadagna importi ben più alti) è rimasto scioccato in quanto molto più bassi rispetto al sistema tedesco. Non riescono a capire come possano sopravvivere le famiglie con questi importi. Ma questa è la legge italiana.

In Germania oltre ad avere importi più alti esiste la possibilità di lasciare a casa il dipendente in cassa integrazione per uno o più mesi interi a stipendio pieno. Le ore che non sono state lavorate verranno recuperate negli anni a venire (a seconda degli accordi) sotto forma di straordinari che ovviamente non verranno pagati. In questo modo il dipendente non subisce decurtazioni di stipendio nel periodo di crisi e l'azienda si assicura un monte ore di straordinari senza maggiorazione di costo per quando l'economia riparte.

Esistono sistemi similari in Italia? C'è la possibilità, oltre a quanto previsto dal CCNL Metalmeccanici, di stipulare accordi di questo tipo con i dipendenti?

Esistono, per la vostra esperienza, sistemi alternativi a una semplice integrazione economica in busta paga da parte dell'azienda, per poter garantire uno stipendio dignitoso ai propri dipendenti?

Ringrazio tutti per i commenti.

Cordiali saluti

Luca
 
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