Insegnante che paga le tasse sulle ripetizioni: Vincitore concorso e attività privata
Salve,
Chiedo scusa se vado un po' off topics, ma è in questo forum che ho sempre avuto le risposte più corrette ed esaustive.
Qualche anno fa, ho aperto un piccolo studio per dare ripetizioni e lezioni private con i miei fratelli (codice attività 85.59.90), una specie di tutoraggio a pagamento.
Oggi con il nuovo concorso per gli insegnanti, mi sono trovato, prima di quanto avessi previsto, a poter diventare un insegnante di ruolo. (Devono ancora uscire le graduatorie definitive, ma con i voti presi nelle varie prove, dovrei proprio avercela fatta!)
Il problema è che vorrei continuare a tenere aperto lo studio (e pagare le tasse sulle ripetizioni) insieme al lavoro di insegnante. Ovviamente mettendo l'attività privata al secondo posto ed evitando, come ho sempre fatto, di dare lezioni private ad alunni provenienti degli istituti dove lavoro come docente.
La legge però (Dlgs 297/94 art. 508) dice che:
Il personale di cui al presente titolo non può esercitare attività commerciale, industriale e professionale [...]
E poi dice che:
Al personale docente è consentito, previa autorizzazione del direttore didattico o del preside, l'esercizio di libere professioni [...]
Non credo che si tratti di libera professione (cosa si intende? le professioni con albo di categoria?).
Trovo assurdo che io sia costretto a smettere di dare ripetizioni, o peggio, a farle in nero come fanno tanti.
O anche se poi potessi pagare le tasse in altra maniera, è assurdo che io debba chiudere un'attività per una cosa così poco realistica come questa legge.
Pensavo quindi di scrivere una lettera chiedendo una deroga alla legge, ma non so a chi spedirla. Al provveditorato? Al ministero dell'istruzione?
Secondo voi, potrebbe essere la via corretta?
Ringrazio anticipatamente tutti coloro che mi vorranno dare la loro opinione.
Salve,
Chiedo scusa se vado un po' off topics, ma è in questo forum che ho sempre avuto le risposte più corrette ed esaustive.
Qualche anno fa, ho aperto un piccolo studio per dare ripetizioni e lezioni private con i miei fratelli (codice attività 85.59.90), una specie di tutoraggio a pagamento.
Oggi con il nuovo concorso per gli insegnanti, mi sono trovato, prima di quanto avessi previsto, a poter diventare un insegnante di ruolo. (Devono ancora uscire le graduatorie definitive, ma con i voti presi nelle varie prove, dovrei proprio avercela fatta!)
Il problema è che vorrei continuare a tenere aperto lo studio (e pagare le tasse sulle ripetizioni) insieme al lavoro di insegnante. Ovviamente mettendo l'attività privata al secondo posto ed evitando, come ho sempre fatto, di dare lezioni private ad alunni provenienti degli istituti dove lavoro come docente.
La legge però (Dlgs 297/94 art. 508) dice che:
Il personale di cui al presente titolo non può esercitare attività commerciale, industriale e professionale [...]
E poi dice che:
Al personale docente è consentito, previa autorizzazione del direttore didattico o del preside, l'esercizio di libere professioni [...]
Non credo che si tratti di libera professione (cosa si intende? le professioni con albo di categoria?).
Trovo assurdo che io sia costretto a smettere di dare ripetizioni, o peggio, a farle in nero come fanno tanti.
O anche se poi potessi pagare le tasse in altra maniera, è assurdo che io debba chiudere un'attività per una cosa così poco realistica come questa legge.
Pensavo quindi di scrivere una lettera chiedendo una deroga alla legge, ma non so a chi spedirla. Al provveditorato? Al ministero dell'istruzione?
Secondo voi, potrebbe essere la via corretta?
Ringrazio anticipatamente tutti coloro che mi vorranno dare la loro opinione.
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