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inquadramento e aspetto fiscale dei sostituti di guardia medica

Vorrei confrontarmi con chi gestisce la contabilità di medici che contemporaneamente svolgono la professione di lavoratore autonomo (regime di vantaggio- minimi), + prestano la propria attività, come sostituti di guardia medica. A tal fine, sapete come vengono inquadrati dalle Asl i sostituti di guardia medica? Mi sono documentato ma, ho parecchi dubbi, in quanto, è una figura atipica non regolamentata in modo uniforme dalle Asl; perché, alcune considerano la prestazione come lavoratore dipendente, altre Asl come lavoratore autonomo. Nel caso, di lavoratore autonomo, in regime dei minimi, che svolge anche la prestazione di sostituto di guardia medica, l'onorario che viene corrisposto al medico dall' Asl deve essere tassato al 5%; oppure, se la prestazione viene effettuata senza indicare la partita iva del medico, rientrerebbe come prestazione occasionale e quindi tassata al 20%? Oppure, l'imposta sostitutiva deve essere sempre del 5%, visto che è un lavoratore autonomo in regime dei minimi. Ringrazio, se in rete trovo qualche collaborazione per un confronto costruttivo.
 
Ciao montorio, anche io lavoro in guardia medica e ho riscontrato la tua stessa situazione.
Per le ASL che inquadrano il sostituto di GM come dipendente non c'è niente da fare: i redditi non possono rientrare nel regime dei minimi.

Per le ASL che invece ci inquadrano come liberi professionisti non c'è problema: si segnala la propria adesione al regime dei minimi e non verrà applicata la ritenuta del 20%.

Qui c'è una breve guida fiscale per giovani medici che può aiutare ad orientarsi (e spiega anche come comportarsi con la fatturazione alle ASL):
Guida Fiscale per giovani medici (parte 1) - HackMed
 
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