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INFORMAZIONE

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LUIGI

Ospite
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LUIGI
HO INTENZIONE DI CREARE UNA DITTA DI CONSULENZA ALLE IMPRESE CHE SI DOVRA' AVVALERE DELLA COLLABORAZIONE DI PROFESSIONISTI PER OFFRIRE LE DIVERSE CONSULENZE HAI CLIENTI CHE SI RIVOLGERANNO ALLA STESSA. MI POTETE:
- DIRE SE CI POSSONO ESSERE DEGLI INCONVENIENTI PER ME TITOLARE? I CLIENTI ENTRERANNO IN CONTATTO CON LA DITTA CHE SI AVVARRA' DELLA CONSULENZA DEL/I CONSULENTI CHE FATTURERANNO LA PRESTAZIONE ALLA STESSA, CHE A SUA VOLTA LA FATTURERA' AI CLIENTI;
- QUALE CODICE ATTIVITA' DEVO ATTRIBUIRE ALLA DITTA,
- CI POSSONO ESSERE PROBLEMI CON GLI ORDINI DEI VARI PROFESSIONISTI;
- CHE TIPO DI CONTRATTO MI CONVIENE STIPULARE CON I CONSULENTI.
GRAZIE
[email protected]</HTML>
 
<HTML>le società professionali non esistono e teoricamente la legge vieta che una società di capitali possa fornire qualsiasi consulenza riservata agli ordini professionali.
praticamente le societa di revisione (di capitali ) lo fanno da sempre.
Gli ordini non "protestano" perchè in pratica i consigli di amministazione, i collegi sindacali , i consulenti, delle società di revisione sono formati in buona parte dagli stessi membri "illustri" che governano gli ordini stessi.
Quindi per lo statuto, il codice di attività, ecc. ecc. ecc. basta fare una visura di una qualsiasi società di revisione.
per i contratti tra società-cliente basterà indicare il nome del professionista che effettuerà la consulenza
per i contatti società-consulente basterà un semplice mandato di incarico.
Ultimamente è stata pubblicata una circolare del fisco sulle società di elaborazione dati possedute da professionisti iscritti agli albi ma parla esclusivamente di una problematica di natura fiscale.
Concludendo il successo di questo tipo di società dipende esclusivamente dalla professionalità e dalle capacità dei consulenti.
Se il fine è quello solo di creare un "franchising" di consulenza lascia perdere in quanto il rapporto cliente-consulente è da sempre soggettivo.</HTML>
 
<HTML>RINGRAZIO IL RAGIONIERE COMMERCIALISTA PER LA CHIARA INFORMAZIONE DATAMI, MI CHIEDO SE QUANDO DETTO VALE IN PIENO PER LE DITTE INDIVIDUALI E SE LA DITTA PUO' VENDERE IL SERVIZIO DI CONSULENZA COME PROPRIO O DEVE SVOLGERE SOLTANTO UNA FUNZIONE DI INTERMEDIAZIONE. MI SPIEGO MEGLIO, LA DITTA PUO' CONSIDERARE I PROFESSIONISTI COME DEI "FORNITORI" DI UN SERVIZIO CHE VIENE RIVENDUTO AI CLIENTI CHE LO RICHIEDERANNO.</HTML>
 
<HTML>la forma giuridica è irrilevante

ci sono dei tipi di consulenza esclusivamente riservati per legge agli iscritti agli albi professionali

esempio
un ragioniere non iscritto all'albo non può aprirsi in teoria uno studio commercialista ed esercitare la professione. (teoria)

In pratica tutti lo fanno e gli albi non possono impediglielo.


se tu vuoi creare una impresa di servizi avvalendoti della collaborazione di professionisti iscritti o non iscritti agli albi professionali lo puoi fare e nessuno ti contesterà nulla.

Devi valutarne la convenienza economica e i rischi d'impresa dovuti ad una consulenza errata.

Valuta anche se non è più redditizio e sicuramente meno rischioso procurare della clientela agli studi professionali e farti riconoscere una percentuale sulle consulenze prestate ...

Buona serata!!!</HTML>
 
<HTML>IN MERITO AL RAPPORTO DA INSTAURARE CON I PROFESSIONISTI, CHE NE PENSA DI UN RAPPORTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA. SI PUO' IMPOSTARE QUESTO TIPO DI CONTRATTO NON PREVEDENDO UNA REMUNERAZIONE PERIODICA MA UNA REMUNERAZIONE A PRESTAZIONE (COTTIMO).
LA FATTURA CHE SI DOVRA' FARE AL CLIENTE COME CREDE SIA MEGLIO IMPOSTARLA.
IL CODICE ATTIVITA' PUO' ESSERE 7484B ALTRE ATTIVITA' DI SERVIZI N.C.A.
MI PUO' MANDARE UNA BOZZA DI CONTRATTO CHE PRESENTI QUALCHE CLAUSOLA UTILE PER TUTELARMI NEI CONFRONTI DEI CLIENTI [email protected]
NEL SALUTARLA COLGO L'OCCASIONE PER RINGRAZIARE ANCHE FISCO & TASSE PER GLI ECCELLENTI E UTILISSIMI SERVIZI CHE OGNI GIORNO OFFRE.</HTML>
 
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