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indennità di trasferta contratto commercio terziario

Ansel

Utente
Buongiorno
sono un impiegato , primo livello, part time (80%), tempo indeterminato, contratto commercio terziario presso azienda piccola (5 dipendenti ). Durante l'anno faccio diverse trasferte per lavoro, tra i 3 e 5 giorni fuori sede, con vitto e alloggio pagato dalla ditta. vi chiedo se mi spetta un'indennità di trasferta per il mio tipo di contratto. Presso la stessa azienda ero full time in passato e mi davano un 'indennità di 15 euro giorno oltre il vitto e alloggi; con la crisi siamo passati a part time e non ci danno più l'indennità perchè dicono che non ci spetta. Vi chiedo gentilmente se qualcuno conosce l'articolo del contratto al quale possiamo fare riferimento per avere questo diritto. Grazie per la collaborazione
 
Salve Amnsel, sono diversi i ccnl del settore commercio/terziario dove ognuno di questi regolamenta in modo diverso l'istituto della trasferta.

In mancanza di informazioni certe quale è il ccnl applicato, faccio riferimento al ccnl Confcommercio e Confesercenti che definiscono missione quello che normalmente è chiamata trasferta.

Per comodità di lettura, si riporta la disposizione prevista in materia di trasferta dai contratti di lavoro di cui sopra.

Art. 167. (Missioni)
L'azienda ha facoltà di inviare il personale in missione temporanea fuori della propria residenza.
In tal caso al personale - fatta eccezione per gli operatori di vendita - compete:
1) il rimborso delle spese effettive di viaggio;
2) il rimborso delle spese effettive per il trasporto del bagaglio;
3) il rimborso delle spese postali, telegrafiche ed altre, sostenute in esecuzione del mandato nell'interesse dell'azienda;
4) una diaria non inferiore al doppio della quota giornaliera della retribuzione di fatto di cui all'art. 195; qualora non vi sia pernottamento fuori sede la diaria verrà ridotta di un terzo.
Per le missioni di durata superiore al mese verrà corrisposta una diaria ridotta del 10%. Analogamente si procederà quando le attribuzioni del lavoratore comportino viaggi abituali.
In luogo delle diarie di cui al n. 4 del 2º comma, nonché della diaria di cui al 3º comma del presente articolo, il datore di lavoro ha facoltà di corrispondere il rimborso a piè di lista delle spese di vitto e alloggio, con trattamento uniforme per tutto il personale.
Per brevi trasferte in località vicine verrà rimborsata la spesa effettiva del viaggio e quella di soggiorno.
Dichiarazione a verbale
Le disposizioni di cui al 4º comma dell'art. 167, del presente contratto è stata convenuta in applicazione del principio della facoltà di adozione di convenzioni speciali, previste e ammesse dall'art. 57 del c.c.n.l. 28 giugno 1958 e dall'art. 57 del c.c.n.l. 31 luglio 1970.

Saluti domenico
 
Grazie Domenico per la risposta. Scusa l'ignoranza ma ciò significa che il datore può decidere di dare l' indennità secondo la sua volontà? Quindi non c'è obbligo di darla? Grazie a tutti per le risposte.
 
Allora Ansel, non è proprio così.

Fermo restando l’obbligo per il datore di rimborsare le spese (viaggio e trasporto), in alternativa al riconoscimento della diaria forfetaria giornaliera, il contratto di lavoro stabilisce la facoltà per l'azienda di corrispondere il rimborso c.d. a piè di lista delle spese di vitto e alloggio.
 
Buongiorno,
lavoro per una società con sede a Milano (anche presente nel contratto che la mia sede è quella di Milano) da 3 mesi lavoro a Biella.
L'azienda mi riconosce le spese di trasferta km percorsi con auto personale (0,35 € contro i 0,3939 € da tabella aci è regolare che stabilisca lei il rimborso kilometrico?) + autostrada.
Non mi risulta dalla busta paga un indennità legata al fatto che io mi faccia la trasferta.
Quando mi sono recato all'estero invece mi veniva riconosciuta tale trasferta.
Mi potete dire se ne ho diritto e nel caso col CCNL terziario di Milano (perchè la mia azienda riconosce quel contratto) a quanto ammonta tale indennità per giorno lavorato?
Sono primo livello CCNL terziario quello di Milano.
Da considerare che da ciò che mi dice l'azienda io lavorerò a Biella probabilmente per i prossimi 3-4 anni.
Non dovrei essere retribuito per il fatto che mi sposto?
Oltre a ciò una volta al mese devo andare a Milano per portare gli scontrini ed è uno sbattimento non da poco.

Grazie per l'informazione.
Buona giornata
 
Buongiorno,
lavoro per una società con sede a Milano (anche presente nel contratto che la mia sede è quella di Milano) da 3 mesi lavoro a Biella.
L'azienda mi riconosce le spese di trasferta km percorsi con auto personale (0,35 € contro i 0,3939 € da tabella aci è regolare che stabilisca lei il rimborso kilometrico?) + autostrada.
Non mi risulta dalla busta paga un indennità legata al fatto che io mi faccia la trasferta.
Quando mi sono recato all'estero invece mi veniva riconosciuta tale trasferta.
Mi potete dire se ne ho diritto e nel caso col CCNL terziario di Milano (perchè la mia azienda riconosce quel contratto) a quanto ammonta tale indennità per giorno lavorato?
Sono primo livello CCNL terziario quello di Milano.
Da considerare che da ciò che mi dice l'azienda io lavorerò a Biella probabilmente per i prossimi 3-4 anni.
Non dovrei essere retribuito per il fatto che mi sposto?
Oltre a ciò una volta al mese devo andare a Milano per portare gli scontrini ed è uno sbattimento non da poco.

Grazie per l'informazione.
Buona giornata

Salve, ti allego l'interpretazione fornita dalla Confcommercio nazionale relativa alla indennità di trasferta;

riguardo il contratto terziario di Milano, probabilmente si tratta di accordo (integrativo) sottoscritto per il territorio di Milano/altro/i, in questo caso vorrai assumere le informazioni presso le 00-ss di riferimento.

Saluti
 

Allegati

  • interpretazione trasferta confcommercio (3).pdf
    50,1 KB · Visite: 67
Ultima modifica:
In pratica si va in trasferta con la propria vettura e vengono riconosciute solo le spese che sostiene il dipendente per l'azienda e il consumo della propria vettura? A me pare assurdo che i sindacati firmino questa carta straccia, (forse perchè loro non trovandosi a viverle credono che siano leggerezze su cui si può soprassedere), li vorrei vedere a farsi 120 km e più al giorno con tutti i rischi connessi e uscendo e tornando da casa con 2h aggiuntive quando si è fortunati...
E si lamentano se i lavoratori sono incazzati e non si tesserano più. Sono indignato per non dire altro...
 
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