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imu abitazione principale

gianni79

Utente
Buongiorno a tutti, chiedo gentilmente se qualcuno sappia aiutarmi riguardo la mia situazione che sto qui ad illustrare:

Sono un militare, spesso sn via per motivi lavorativi e trasferimenti..., possiedo due immobili, il primo acquistato cn agevolazioni prima casa a me intestato al 100% dove ho la residenza anagrafica, che per un periodo ho "ceduto in comodato" ad alcuni amici, dichiarata la loro presenza nel mio immobile in questura, hanno portato anche loro residenza anagrafica e in cambio mi aiutavano al pagamento delle utenze, ora invece risiedo anagraficamente solo io in quanto queste persone sn andate via, il secondo immobile è in un altro comune, sono proprietario di piccolissima quota (5%) e il rimanente 95% è proprietaria mia moglie, cui e' residente lei con i miei figli e ci risiedono anche anagraficamente....
Ovviamente il 5% di mia proprieta', l'ho acquistato come seconda abitazione pagando tutti gli oneri dovuti compreso la quota imu anche se in piccolissima parte...(in misura del 5%)
Dopo un po' di anni e considerando "autonomamente" la mia prima abitazione (quella al 100%) prima casa,sia ici che imu l'ho pagato considerandolo come aliquota "prima casa" finchè l'ufficio tributi del comune dove sn residente mi ha contattato, ha fatto dei "controlli incrociati",ha visto che sn sposato, che il mio nucleo familiare risiede in un altro comune, che possiedo una piccola % di quota nell'abitazione dell'altro comune e che quindi secondo loro "abitazione principale" si intende in questo caso dove una persona ha abituale dimora e dove c'e' il nucleo familiare, quindi prima casa e' l'altra abitazione, cioè quella dove risiede la mia famiglia anche se non ho la residenza anagrafica...."Conguagliandomi" e considerando l'abitazione dove possiedo residenza anagrafica come "seconda casa" anzicchè prima, con tutti gli arretrati a ritroso di cinque anni, dove una parte li ho pagati e concordandomi le modalita' di pagamento del restante....
Lo stesso ufficio mi ha consigliato di recarmi nell'ufficio tributi dell'altro comune dove son proprietario del 5% e non ho residenza anagrafica ma risiedono solo i miei familiari e dichiarando che li' anche se non ho residenza anagrafica ci vivo abitualmente, richiedendo dunque il rimborso dell' imu che fin'ora avevo pagato cm "seconda abitazione" nella misura del 5%.
Quest'ultimo ufficio si e' rifiutato di farmi tale "rettifica" dicendomi semplicemente che non ho residenza, quindi è seconda casa tale % di abitazione, che l'imu è cmq una normativa nazionale ed è cmq tassa "individuale" non interessa o non centra la famiglia dove risiede.
A questo punto mi ritrovo ad essere proprietario di due immobili e a pagare l'imu ad entrambe le abitazioni come "seconde case".
Vorrei chiedervi gentilmente cosa dice esattamente la normativa imu riguardo questo genere di situazione (questione della residenza, abituale dimora, concetto di abitazione principale, nucleo familiare,ecc.) quali dei due Comuni secondo voi ha ragione?...Come e cosa mi consigliate di fare a tal proposito per restare nei limiti della legalità e come gestire questa cosa?...confesso che un po' di leggerezza e trascuratezza anche da parte mia riguardo questo argomento ne ha fatta padrone...Vi ringrazio per la disponibilità.
 
non vi è dubbio che la tua residenza costituisca anche la prima abitazione a nulla rilevando che tua moglie abbia una residenza differente.
forse il problema è sorto in assenza di utenze avendole intestate ai tuoi amici.
dovresti pertanto insistere con il comune di residenza, magari anche attraverso la dimostrazione di qualche utenza.
consigliati con un professionista e verifica la possibilità di un eventuale ricorso
ciao
 
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