Buonasera a tutti,
complice anche la mia assenza di due anni all’estero per lavoro, ho trascurato un argomento che ultimamente è fonte di qualche turbamento. Andrò per ordine, confidando nella pazienza di qualche lettore.
Mia madre e mio padre si separano nel 1995. La casa in cui vivevano si riempie di debiti e finisce all’asta.
Io, da anni residente altrove perché Vigile del Fuoco, la acquisto all’asta. Anno 2017.
Sottoscrivo un piccolo mutuo del quale sono l’unico intestatario. È la mia unica casa di proprietà. Risiedo in una regione lontana e diversa per motivi connessi con la mia professione in un’abitazione non di mia proprietà e con regolare contratto d’affitto. La mia residenza era eletta(ed è ancora), sin dal momento dell’acquisto, nella regione in cui lavoro.
In questa casa acquistata vive mia madre con mio fratello e sono entrambi residenti li’.
Dal 2017 il comune non mi ha mai chiesto il
Pagamento di alcuna tassa, soprattutto l’Imu.
Le utenze sono intestate a mia madre, immondizia compresa. Lo erano sin da prima che la casa finisse all’asta e, quindi, da prima che io la comprassi. Non ho prodotto un comodato d’uso gratuito a favore di mia Madre dopo l’acquisto perché, ricordo, il notaio mi disse che, benché preferibile la forma scritta, è sostanzialmente un atto che può risolversi anche in un accordo verbale. Pertanto, non lo feci. Non ho mai scritto o redatto alcun atto a favore di mia madre o mio fratello.
Non ho mai ricevuto niente di pertinente a quella casa da parte dell’Agenzia delle Entrate.
la mia perplessità:
secondo le norme un vigile del fuoco (così come un militare o un carabiniere) può usufruire dell’annullamento imu sulla prima casa anche se, per motivi di lavoro, non vi risiede. Tuttavia lo deve comunicare al comune. E io non l’ho mai fatto per dimenticanza. Questo mi preoccupa ai fini di un accertamento. Riflettendo sulla norma, ed è qui che chiedo il vostro parere, sono però addivenuto ad un’altra possibile lettura.
Nel mio caso, andando a personale interpretazione, la mia professione di Vigile del fuoco, ancorché non dichiarata al Comune, non mi pare sia indispensabile per giustificare l’esenzione al pagamento dell’imu, in quanto oltre ad essere l’unico immobile di mia proprietà è anche quello in cui comunque vi risiedono mia madre e mio fratello. Pertanto non dovrei comunque pagare anche se non fossi un vigile del fuoco. Quanto precede emerge, infatti, leggendo anche la definizione di abitazione principale riportata sul modulo del 730 “…abitazione nella quale risiede il proprietario e/o il suo nucleo familiare…”. Per cui quella casa dovrebbe comunque risultare un’abitazione principale a prescindere.
Preciso che non ho moglie ne’ figli. Ritenete possano esserci problemi con l’Imu o, stante anche l’ormai 4º anno dall’acquisto senza avvisi, posso stare legittimamente tranquillo? In caso contrario, cosa dovrei fare e cosa potrebbe succedermi?
grazie a chi avrà voglia e pazienza di darmi una mano
complice anche la mia assenza di due anni all’estero per lavoro, ho trascurato un argomento che ultimamente è fonte di qualche turbamento. Andrò per ordine, confidando nella pazienza di qualche lettore.
Mia madre e mio padre si separano nel 1995. La casa in cui vivevano si riempie di debiti e finisce all’asta.
Io, da anni residente altrove perché Vigile del Fuoco, la acquisto all’asta. Anno 2017.
Sottoscrivo un piccolo mutuo del quale sono l’unico intestatario. È la mia unica casa di proprietà. Risiedo in una regione lontana e diversa per motivi connessi con la mia professione in un’abitazione non di mia proprietà e con regolare contratto d’affitto. La mia residenza era eletta(ed è ancora), sin dal momento dell’acquisto, nella regione in cui lavoro.
In questa casa acquistata vive mia madre con mio fratello e sono entrambi residenti li’.
Dal 2017 il comune non mi ha mai chiesto il
Pagamento di alcuna tassa, soprattutto l’Imu.
Le utenze sono intestate a mia madre, immondizia compresa. Lo erano sin da prima che la casa finisse all’asta e, quindi, da prima che io la comprassi. Non ho prodotto un comodato d’uso gratuito a favore di mia Madre dopo l’acquisto perché, ricordo, il notaio mi disse che, benché preferibile la forma scritta, è sostanzialmente un atto che può risolversi anche in un accordo verbale. Pertanto, non lo feci. Non ho mai scritto o redatto alcun atto a favore di mia madre o mio fratello.
Non ho mai ricevuto niente di pertinente a quella casa da parte dell’Agenzia delle Entrate.
la mia perplessità:
secondo le norme un vigile del fuoco (così come un militare o un carabiniere) può usufruire dell’annullamento imu sulla prima casa anche se, per motivi di lavoro, non vi risiede. Tuttavia lo deve comunicare al comune. E io non l’ho mai fatto per dimenticanza. Questo mi preoccupa ai fini di un accertamento. Riflettendo sulla norma, ed è qui che chiedo il vostro parere, sono però addivenuto ad un’altra possibile lettura.
Nel mio caso, andando a personale interpretazione, la mia professione di Vigile del fuoco, ancorché non dichiarata al Comune, non mi pare sia indispensabile per giustificare l’esenzione al pagamento dell’imu, in quanto oltre ad essere l’unico immobile di mia proprietà è anche quello in cui comunque vi risiedono mia madre e mio fratello. Pertanto non dovrei comunque pagare anche se non fossi un vigile del fuoco. Quanto precede emerge, infatti, leggendo anche la definizione di abitazione principale riportata sul modulo del 730 “…abitazione nella quale risiede il proprietario e/o il suo nucleo familiare…”. Per cui quella casa dovrebbe comunque risultare un’abitazione principale a prescindere.
Preciso che non ho moglie ne’ figli. Ritenete possano esserci problemi con l’Imu o, stante anche l’ormai 4º anno dall’acquisto senza avvisi, posso stare legittimamente tranquillo? In caso contrario, cosa dovrei fare e cosa potrebbe succedermi?
grazie a chi avrà voglia e pazienza di darmi una mano