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impresa familiare INPS

agodanxx

Utente
ciao,
un impresa familiare con titolare al 51% i 2 figli al 24,5% ciascuno e utile (ANTE RIPARTIZIONE) di 24.000 euro è corretto calcolare i contributi inps in questo modo.


Tutti e tre pagano il fisso della gestione commercianti circa 2800 euro ciascuno.
Il titolare paga anche i contributi che eccedono il minimale (pari a circa 14400 euro), ulteriore 20% circa su 10.000 circa (differenza tra 24.000 e 14400).

domanda.

Il cartellone inps dei due partecipanti all'impresa familiare, viene spedito al titolare dell'impresa ma intestato al collaboratore?

I contributi inps dei collaboratori devono essere pagati dal titolare?

Se è cosi' è lui che li porta in deduzione nel quadro rp?

Ultima domanda.

Premesso che è sull'utile, prima della ripartizione, che il titolare eventualmente paga l'eccedenza sul minimale, se dopo la ripartizione emerge che la parte attribuita a ciascun collaboratore è maggiore del minimale previsto (14.400) anche questi nella loro dichiarazione nel quadro rr andranno a calcolare l'eccedenza ?

GRAZIE
 
Riferimento: impresa familiare INPS

Il minimale è riferito alla singola persona e non al reddito complessivo dell’impresa. Quindi nell’impresa familiare si considera un minimale per ogni partecipante quindi bisogna tenere conto della percentuale di reddito spettante ad ogni partecipante.
Se il reddito complessivo dell'impresa familiare è 24.000 secondo le percentuali che indichi non bisogna pagare contributi a percentuale.

Saluti
Michele
 
Riferimento: impresa familiare INPS

ciao Michele, su quello che hai detto convengo in tutto.
La mia domanda è anche un'altra, chi è obbligato a comunicare l'iscrizione all'Inps dei collaboratori il titolare dell'impresa oppure i collaboratori stessi, a chi spetta di pagare la quota dei collaboratori, che paga DEDUCE?

GRAZIE
 
Riferimento: impresa familiare INPS

Dal 1° aprile la denuncia all'INPS avviene tramite la Camera di Commercio con il software "ComUnica" (che secondo me significa "Complicazione Unica"), sia per artigiani che commercianti.
Polemiche a parte nei confronti delle "divinità" del software, spetta al titolare dell'impresa fare la denuncia (anche all'INAIL, naturalmente), e i contributi formalmente li paga il titolare, sia i fissi che quelli -eventuali- a percentuale. Sulla deduzione dei contributi dei collaboratori ci sono regole particolari, a seconda che il titolare si faccia rimborsare o meno i contributi e che il familiare sia o no a carico (vedi le istruzioni al quadro P sez II).
 
Riferimento: impresa familiare INPS

spetta al titolare dell'impresa fare la denuncia (anche all'INAIL, naturalmente), e i contributi formalmente li paga il titolare, sia i fissi che quelli -eventuali- a percentuale. Sulla deduzione dei contributi dei collaboratori ci sono regole particolari, a seconda che il titolare si faccia rimborsare o meno i contributi e che il familiare sia o no a carico (vedi le istruzioni al quadro P sez II).

Concordo.

Il titolare paga anche i contributi che eccedono il minimale (pari a circa 14400 euro), ulteriore 20% circa su 10.000 circa (differenza tra 24.000 e 14400
Attenzione, leggi la mia risposta. I contributi a percentuale vanno calcolati su ogni singolo minimale, cioè devi considerare il reddito imputato a ciascuno non il reddito totale dell'impresa familiare prima della ripartizione.

Saluti
Michele
 
Riferimento: impresa familiare INPS

Michele, tranquillo ti sei spiegato bene, tutto chiaro.

Marco56, per quanto riguarda l'iscrizione Inail non è obbligatoria solo per gli artigiani ?

grazie
 
Riferimento: impresa familiare INPS

mi soffermo sul quesito della deduzione per dare un mio personale parere: in realtà la rivalsa del titolare dell'impresa diventa un obbligo affinché i collaboratori possano provvedere alla deduzione dei contributi nella propria dichiarazione, questo in quanto il titolare può dedurli solo nel caso in cui gli stessi collaboratori ne siano fiscalmente a carico.
 
Riferimento: impresa familiare INPS

Catia71 sono d'accordo con te.
La cosa che mi chiedo è se la rivalsa debba essere scritta.
Nel senso che il titolare debba emettere una sorta di ricevuta che il collaboratore, che si deduce gli oneri, poi conserva nella propria documentazione.

Marco56 non mi sapresti dire il riferimento normativo per il quale i collaboratori/familiari debbano isciversi all'inail, in questo caso la quota Inail è collegata al reddito da partecipazione di ognuno?

Grazie, gentili come sempre.
 
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