Sempre per questa pratica, la Nuora, che tra l'altro sta separandosi dal coniuge, dicendosi chiamata in causa senza saperlo (non è stata avvertita della pubblicazione del testamento e del suo contenuto), intende rinunciare al legato di usufrutto e chiede quale sia la soluzione più conveniente. Facendo due conti se non rinuncia andrebbe a pagare l'imposta di successione pari al 6% del valore dell'Usufrutto (intorno quindi ai 2400,00 euro) mentre rinunciando dovrebbe recarsi da un notaio e quindi oltre alla parcella (800,00 euro?) dovrebbe comunque pagare le imposte ipotecaria e catastale per un importo intorno ai 1200,00 euro oltre ai vari bolli e altre formalità. Cercando sul web ho trovato in una rivista di notariato che esiste anche un altra forma ovvero il RIFIUTO del legato immobiliare per il quale sembrerebbe non necessaria la redazione da parte di un notaio e che prevederebbe il solo pagamento dell'imposta ipotecaria in misura fissa (200,00 euro): chiedo a qualcuno se ha mai avuto a che fare con questa fattispecie o se può indicarmi un' eventuale ulteriore soluzione più conveniente per rinunciare all'usufrutto