Buongiorno,
vi scrivo per conto di mio padre, pensionato, poco avvezzo alle questioni informatiche così come a quelle finanziarie.
Il suo commercialista, nella giornata di oggi, 12/10/2009, gli ha detto che dovrà aderire allo "scudo fiscale" in quanto nel 2003 acquistò un immobile in Francia.
Nel dettaglio :
nel febbraio dell'anno 2003, alla riscossione della "liquidazione", mio padre decise di acquistare un immobile in Francia.
Il trasferimento del denaro per l'acquisto dell'immobile avvenne nel novembre 2002 dal conto corrente sul quale fu, poco prima, versata la liquidazione, e perciò attraverso un normale bonifico tra banche (la banca francese se non sbaglio era la Banca Palatine)[mi coreggo...era una filiale della banca San Paolo che poi divenne Banca Palatine. Può essere importante che fosse SanPaolo e cioè italiana a tutti gli effetti?]
Il trasferimento di questa liquidità, per quanto avvenuta con regolare bonifico, non fu mai dichiarato in Italia sul modello Unico alla sezione RW (sinceramente non so neanche se doveva essere dichiarato sul modello Unico)
[la Legge non ammette ignoranza ma al tempo fummo indotti a pensare, se non addirittura consigliati, che non si dovesse dichiarare nulla e del resto non avevamo nessuna intenzione di far "sparire" i soldi non fosse altro per il fatto che di lì a poco sarebbero stati utilizzati in toto per l'acquisto dell'immobile e perciò assolutamente tracciabili]
Dalla data dell'acquisto l'immobile NON è mai stato concesso in locazione, in quanto è occupato per buona parte dell'anno (dai miei genitori, da me, da mio fratello e relative famiglie) e pertanto non è mai stato dichiarato nel modello Unico (il commercialista ci disse che non doveva essere indicato).
Ora il commercialista, dopo la circolare del 10/10 dell'agenzia delle entrate, ci comunica che mio padre dovrà pagare il 5% sulla somma di denaro trasferita in Francia in quanto omessa a suo tempo dalla dichiarazione.
Siamo molto perpelssi.
Perchè mai?
Eravamo allora già in errore prima?
E questa adesione allo "scudo fiscale" ci mette ora in regola, oppure la circolare introduce qualche elemento nuovo che non era previsto dalla precedente normativa?
Il punto nevralgico pare essere il trasferimento di denaro verso la Francia.
Lo stesso è avvenuto con metodo tracciabile (bonifico). quella somma di denaro era già stata tassata dallo stato italiano in quanto rappresentava il netto della liquidazione ottenuta da mio padre.
Non l'abbiamo indicato nella sezione 3 del modello RW, ma se l'avessimo fatto a suo tempo, avremmo pagato qualche tassa su quella cifra?
Se doveva essere così, allora mi pare giusto sanare la situazione (non ho pagato la tassa prima e la pago ora), altrimenti, quest'ultimo balzello del 5% mi saprebbe di una vera e propria tassa sulla tassa, di un sopruso, soprattutto se si considera che è evidente la volontà di NON eludere in alcun modo il fisco.
Per favore aiutatemi.
Siamo disperati.
Mio padre ha lavorato una vita per lasciarci in eredità un misero appartamento di 40m quadrati, ha sempre pagato tutte le tasse (dipendente pubblico) e ora si vede costretto ad essere messo alla stregua di quelli che i soldi all'estero li hanno portati con ben altri metodi.
Non mi pare proprio giusto, anche se spesso la Legge non lo è.
Grazie a chiunque ci dia una risposta.
PS
Scusate lo sfogo
Alessandro
vi scrivo per conto di mio padre, pensionato, poco avvezzo alle questioni informatiche così come a quelle finanziarie.
Il suo commercialista, nella giornata di oggi, 12/10/2009, gli ha detto che dovrà aderire allo "scudo fiscale" in quanto nel 2003 acquistò un immobile in Francia.
Nel dettaglio :
nel febbraio dell'anno 2003, alla riscossione della "liquidazione", mio padre decise di acquistare un immobile in Francia.
Il trasferimento del denaro per l'acquisto dell'immobile avvenne nel novembre 2002 dal conto corrente sul quale fu, poco prima, versata la liquidazione, e perciò attraverso un normale bonifico tra banche (la banca francese se non sbaglio era la Banca Palatine)[mi coreggo...era una filiale della banca San Paolo che poi divenne Banca Palatine. Può essere importante che fosse SanPaolo e cioè italiana a tutti gli effetti?]
Il trasferimento di questa liquidità, per quanto avvenuta con regolare bonifico, non fu mai dichiarato in Italia sul modello Unico alla sezione RW (sinceramente non so neanche se doveva essere dichiarato sul modello Unico)
[la Legge non ammette ignoranza ma al tempo fummo indotti a pensare, se non addirittura consigliati, che non si dovesse dichiarare nulla e del resto non avevamo nessuna intenzione di far "sparire" i soldi non fosse altro per il fatto che di lì a poco sarebbero stati utilizzati in toto per l'acquisto dell'immobile e perciò assolutamente tracciabili]
Dalla data dell'acquisto l'immobile NON è mai stato concesso in locazione, in quanto è occupato per buona parte dell'anno (dai miei genitori, da me, da mio fratello e relative famiglie) e pertanto non è mai stato dichiarato nel modello Unico (il commercialista ci disse che non doveva essere indicato).
Ora il commercialista, dopo la circolare del 10/10 dell'agenzia delle entrate, ci comunica che mio padre dovrà pagare il 5% sulla somma di denaro trasferita in Francia in quanto omessa a suo tempo dalla dichiarazione.
Siamo molto perpelssi.
Perchè mai?
Eravamo allora già in errore prima?
E questa adesione allo "scudo fiscale" ci mette ora in regola, oppure la circolare introduce qualche elemento nuovo che non era previsto dalla precedente normativa?
Il punto nevralgico pare essere il trasferimento di denaro verso la Francia.
Lo stesso è avvenuto con metodo tracciabile (bonifico). quella somma di denaro era già stata tassata dallo stato italiano in quanto rappresentava il netto della liquidazione ottenuta da mio padre.
Non l'abbiamo indicato nella sezione 3 del modello RW, ma se l'avessimo fatto a suo tempo, avremmo pagato qualche tassa su quella cifra?
Se doveva essere così, allora mi pare giusto sanare la situazione (non ho pagato la tassa prima e la pago ora), altrimenti, quest'ultimo balzello del 5% mi saprebbe di una vera e propria tassa sulla tassa, di un sopruso, soprattutto se si considera che è evidente la volontà di NON eludere in alcun modo il fisco.
Per favore aiutatemi.
Siamo disperati.
Mio padre ha lavorato una vita per lasciarci in eredità un misero appartamento di 40m quadrati, ha sempre pagato tutte le tasse (dipendente pubblico) e ora si vede costretto ad essere messo alla stregua di quelli che i soldi all'estero li hanno portati con ben altri metodi.
Non mi pare proprio giusto, anche se spesso la Legge non lo è.
Grazie a chiunque ci dia una risposta.
PS
Scusate lo sfogo
Alessandro
Ultima modifica: