l'articolo continua così:
"Ma come funzionerà il sistema? Attualmente i contribuenti, con la dichiarazione Ici, devono per legge comunicare all’amministrazione comunale competente per territorio le variazioni inerenti il proprio patrimonio immobiliare (acquisti, vendite, successioni mortis causa ecc.). Le modalità di comunicazione, finora demandate alla regolamentazione dei singoli comuni, comportano, si legge nella nota esplicativa del protocollo «notevoli disagi per il contribuente, costretto ad adempimenti diversi a seconda della normativa del comune ove è ubicato l’immobile». L’entrata in vigore (come detto il 1° ottobre scorso) delle nuove modalità di registrazione, trascrizione e voltura degli atti notarili aventi a oggetto trasferimenti immobiliari (il cosiddetto «adempimento unico» già utilizzato da circa 1/5 dei notai italiani e che diventerà obbligatorio per tutti entro il 2003), consente ora di sperimentare l’abolizione dell’obbligo della dichiarazione ai fini Ici per la maggior parte dei contribuenti. Con questa procedura i notai trasmettono telematicamente all’Agenzia del territorio, oltre al testo dell’atto, anche tutti i dati e le informazioni destinati per legge all’aggiornamento degli archivi della pubblica amministrazione (conservatoria, catasto ecc.). I dati contenuti nell’adempimento unico sono in buona parte coincidenti con quelli che l’attuale normativa impone di comunicare all’amministrazione comunale con la dichiarazione Ici; si richiedono cioè al cittadino documenti e informazioni di cui la pubblica amministrazione è già in possesso. I comuni che partecipano alla sperimentazione, riceveranno invece, tramite l’Agenzia del territorio e l’Anci, che si avvarrà dell’esperienza del consorzio Anci-Cnc per la fiscalità locale, i dati contenuti nell’adempimento unico, e li potranno utilizzare anche per l’aggiornamento delle banche dati Ici. In tal modo la dichiarazione Ici diventa superflua: il comune infatti acquisisce direttamente in formato digitale, in modo corretto e senza ulteriori oneri per aggiornare i propri archivi, le informazioni che il contribuente avrebbe dovuto comunicare. Per quanto riguarda poi gli aspetti relativi agli adempimenti degli enti locali, i comuni che vorranno aderire alla sperimentazione (in questa fase senza oneri aggiuntivi), dovranno solo adeguare il proprio regolamento in materia di comunicazioni Ici, sollevando i contribuenti dagli obblighi di dichiarazione che possono ritenersi sostituiti dalla trasmissione dei dati derivanti dalla registrazione dell’atto notarile effettuata con l’adempimento unico. Sarà il consorzio Anci-Cnc a supportare i responsabili degli uffici tributari dei comuni interessati per fornire ogni indicazione e suggerimento. Non solo. «Il positivo esito di questa sperimentazione», aggiunge la nota, «grazie anche all’univocità e alla affidabilità della fonte dei dati, oltre a garantire il tempestivo aggiornamento degli archivi immobiliari, porterà in dote alle diverse amministrazioni la certezza dell’allineamento delle proprie banche dati» oltre a ridurre, per il cittadino-contribuente, «gli adempimenti burocratici e il rischio di essere vittima di ritardi o errori»."