D
Daniela
Ospite
Salve a tutti
ad cittadino italiano residente in Francia dal matrimonio, un comune italiano ha accertato l'ici versata su l'unica abitazione posseduta in Italia (non locata). Calcolando l'ici su tale abitazione il contribuente ha applicato l'aliquota ridotta e la detrazione deliberate dal comune. il comune invece accerta con l'aliquota ordinaria e senza detrazione motivando che il contribuente non ha la residenza nel comune in oggetto.
E' possibile applicare l'articolo 1, comma 4-ter, del decreto legge 23 gennaio 1993 n. 16 (convertito dalla legge 24 marzo 1993 n. 75) che prevede "...per i cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato, si considera direttamente adibita ad abitazione principale l'unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata" anche al caso in oggetto?
C'è qualche altra considerazione che posso opporre al comune per alleggerire la posizione del contribuente?
Ringrazio chiunque possa aiutarmi!
ad cittadino italiano residente in Francia dal matrimonio, un comune italiano ha accertato l'ici versata su l'unica abitazione posseduta in Italia (non locata). Calcolando l'ici su tale abitazione il contribuente ha applicato l'aliquota ridotta e la detrazione deliberate dal comune. il comune invece accerta con l'aliquota ordinaria e senza detrazione motivando che il contribuente non ha la residenza nel comune in oggetto.
E' possibile applicare l'articolo 1, comma 4-ter, del decreto legge 23 gennaio 1993 n. 16 (convertito dalla legge 24 marzo 1993 n. 75) che prevede "...per i cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato, si considera direttamente adibita ad abitazione principale l'unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata" anche al caso in oggetto?
C'è qualche altra considerazione che posso opporre al comune per alleggerire la posizione del contribuente?
Ringrazio chiunque possa aiutarmi!