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ICI- caso particolare

L

luigi iozzolino

Ospite
Gent.mi forumiani Buon giorno a tutti!

Mi capita la seguente fattispecie che vi giro per un gradito consiglio.

In pratica succede che il comune chieda al mio cliente il pagamento di diverse annualità nei termini di legge ( quindi nulla da eccepire in questo merito). Il problema sta nel fatto che l’immobile a suo tempo (parliamo del 1998,99,2000,01,02) era censito in catasto con un unico subalterno e con una consistenza di 20 vani, mentre nella realtà era già intervenuta una suddivisione bonaria tra i quattro figli dello stesso committente a seguito di ristrutturazione dell’immobile in parola e ciascuno pagava l’ICI con la sua rendita presunta.

Ora, va bene il fatto che se c’è un torto per l’interessato è quello di non aver proceduto nei tempi dovuti ad aggiornare la situazione catastale ( è un problema con l’AdT questo!) , ma per ciò che riguarda il comune ai fini ICI in una missiva io ho sostenuto che essendoci l’uso reale da parte dei parenti in linea retta del proprietario ( cioè i figli) con le agevolazioni prima casa non c’era nulla da pagare, al massimo la sanzione per l’omessa dichiarazione della situazione reale. Anche se Tarsu, Acqua, fognatura, energia elettrica, telefono sono state pagate nel tempo dai possessori a titolo gratuito per quelle unità immobiliari che non figuravano in catasto e, tra l’altro, questo il comune lo sapeva e lo sa!

In particolare ho fatto riferimento al D. Lgs. 504/92

“ART. 2. DEFINIZIONE DI FABBRICATI E AREE
1 . AI FINI DELL'IMPOSTA DI CUI ALL'ARTICOLO 1:
a) PER FABBRICATO SI INTENDE L'UNITÀ IMMOBILIARE ISCRITTA O CHE DEVE ESSERE ISCRITTA NEL CATASTO EDILIZIO URBANO, CONSIDERANDOSI PARTE INTEGRANTE DEL FABBRICATO L'AREA OCCUPATA DALLA COSTRUZIONE E QUELLA CHE NE COSTITUISCE PERTINENZA;
b) ….. omississ….

ART. 3. SOGGETTI PASSIVI
1 . SOGGETTI PASSIVI DELL'IMPOSTA SONO IL PROPRIETARIO DI IMMOBILI DI CUI AL COMMA 2 DELL'ARTICOLO 1, OVVERO IL TITOLARE DEL DIRITTO DI USUFRUTTO, USO O ABITAZIONE SUGLI STESSI, ANCHE SE NON RESIDENTI NEL TERRITORIO DELLO STATO O SE NON HANNO IVI LA SEDE LEGALE O AMMINISTRATIVA O NON VI ESERCITANO L'ATTIVITÀ” …. omississ.

A febbraio 2006, comunque, sono riuscito a far aggiornare la situazione catastale nel senso che si è proceduto al frazionamento dell’originaria unità immobiliare generando le quattro unità che corrispondono a ciò che i figli già da dieci anni posseggono a titolo gratuito. Ci rimane solo da andare a fare l’atto dal notaio.

A questo punto il comune risponde dicendo che non possono annullare i provvedimenti di cui si tratta perché la variazione catastale non ha valore retroattivo ai sensi sempre del D. lgs. 504/92, non tenendo in nessun conto che potrebbe essere applicata ( a mio modesto avviso) l’art. 2. c1 lettera a) del 504 là dove dice “PER FABBRICATO SI INTENDE L'UNITÀ IMMOBILIARE ISCRITTA O CHE DEVE ESSERE ISCRITTA NEL CATASTO EDILIZIO URBANO,”, e l’art. 3 c. 1 dello stesso decreto lgs. quando afferma “SOGGETTI PASSIVI DELL'IMPOSTA SONO IL PROPRIETARIO DI IMMOBILI DI CUI AL COMMA 2 DELL'ARTICOLO 1, OVVERO IL TITOLARE DEL DIRITTO DI USUFRUTTO, USO O ABITAZIONE SUGLI STESSI, “ come nel caso di cui si tratta. Perché si potrebbe anche esibire un documento retroattivamente datato col quale il padre concede ai figli l’uso gratuito delle unità di cui si tratta.

Ho provato a discuterne ma nulla da fare. Non vogliono saperne. Ora, io credo che sia giusto che il contribuente paghi il dovuto, ma se ci sono situazioni di fatto oggettive perché non tenerne in conto? Mi sembra che ci sia una volontà miratamene vessatoria, ma………..lasciamo stare.

Da qui si origina questo post e l’auspicato desiderio di ricevere un riscontro da qualcuno di voi, sicuramente più esperto di me, per darmi modo di trovare qualche riferimento, se esiste, di natura giuridica di prassi o proprio di legge o circolare che possa darmi una mano.

Oppure devo rassegnarmi e dire al mio cliente di pagare e basta. Io non sono affatto convinto di questo.

Penso che al massimo gli si possano infliggere le sanzioni per la mancata comunicazione/dichiarazione della situazione di fatto, e per l’eventuale differenza tra il pagato ed il dovuto qualora con la rendita presunta i pagamenti fossero stati in misura inferiore, ma non altro.

Cosa ne pensate?

Aspetto gentili e cortesi, quanto bramati, riscontri.

Grazie sin da ora a chi mi onorerà della sua attenzione.

Ancora grazie e buon lavoro a tutti.

luigi i.
 
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