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garante del contribuente

K

kappa

Ospite
a seguito del rifiuto, anzi del silenzio, da parte dell'ufficio delle entrate di annullare un atto di accertamento errato ho scritto al garante del contribuente.
oggi ho saputo, in via ufficiosa, che l'uff. delle entrate deve entro 30 gg. rispondere al garante.
volevo sapere ora come si svolgerà la vicenda. il garante nn può annullare, solo attivare l'autotutela. è così? posso richiedere un colloquio con il garante? io nn ho esperienza in materia è la prima volta che faccio questa procedura...qlcn ha dei suggerimenti? o consigli? grazie a che mi risponderà.
 
la via maestra per annullare un atto di accertamento errato è e rimane l'impugnazione; bisognerebbe conoscere i vizi dell'atto che ti inducono a ricorrere al garante(per grandi linee ovvio), in modo da capire se sia il caso di interessarne il garante oppure se sia solo una perdita di tempo.
 
la via maestra per annullare un atto di accertamento errato è e rimane l'impugnazione; bisognerebbe conoscere i vizi dell'atto che ti inducono a ricorrere al garante(per grandi linee ovvio), in modo da capire se sia il caso di interessarne il garante oppure se sia solo una perdita di tempo.
 
marcello. certo ..sono giovane e nn tanto esperta...ma nn ottusa!!!!
l'atto è divenuto definitivo. è una questione abbastanza delicata... su cui nn mi dilungo...e poi il garante l'ho già interessato della questione.
vorrei sapere adesso ke succede.
martedi c'è l'incontro con il diettore dell'uff. locale dell'agenzia che ha emanato l'atto. se nn l'annullano mi consigliate di mandare tutto l'incartamento alla dir. regionale xchè l'organo sovraordinato può procedere all'annullamento o è il garante che procede in tal senso?
 
nell'avviso di accertamento sono indicate espressamente tutte le modalità per definirlo senza dover per forza inoltrare il ricorso.
in 60 giorni a cui puoi aggiungere i 90 dell'istanza di adesione mi sembra che il fisco ti dia tutto il tempo necessario per poter documentare le tue ragioni e mostra sempre la massima disponibilità ad annullare
accertamenti assurdi o infondati.
Utilizzare altri sistemi ( silenzio rifiuto o ricorso al garante) serve solo a "prender tempo" ma aiuterà mai il tuo assistito a risolvere il problema.
 
qlcn può darmi qlche dritta in merito a quanto ho chiesto? le ovvietà nn mi servono!!!!!!
 
Il Garante del Contribuente può sollecitare l'adozione di un provvedimento di annullamento in autotutela, ma non ha il potere di sostituirsi all'Ufficio se questi non adotta il provvedimento richiesto. Il ricorso in via sostitutiva alla DRE, in caso di grave inerzia, è previsto dal DM 11.02.1997, n. 37 recante il regolamento per l'esercizio del potere di autotutela. Secondo una circolare della DRE la "grave inerzia" (che legittima l'intervento delòa DRE) si configura nel caso di mancata risposta all'istanza di autotutela: se però c'è una risposta negativa e ben motivata si può fare ben poco ... Da ultimo CAS 10.08.2005, 16776 sembra consentire l'impugnazione del diniego dell'autotuela dinanzi al giudice tributario (a buon intenditor ... poche parole).
 
chi realmente conosce le "ovvietà" in certe situazioni poi non ci si ritrova.
 
io credo possa ravvisarsi una grave inerzia da parte dell'ufficio. vedo come va l'incontro di martedi. tra l'altro nn hanno mai risposto formalmente. se nn dovesse risolversi interesserò la DR. ma com'è possibile che pretendono il pagamento in base a una atto di acc. che contiene errori sulla persona, sul fatto e sui calcoli? nn è giusto.

x Marlin...la questione nn l'ho gestita io. faccio ricorsi anche x 300 euro se ritengo che nn vadano pagate.
 
Senza entrare nei dettagli e nel merito ritengo che sia fondamentalmente sbagliato questo comportamento "prevenuto e ostile" nei confronti dell'amministrazione finanziaria.
Quando un'accertamento contiene errori sulla persona ( il rossi mario non sono io) o sui fatti (es: mi contestano redditi su immobili che non sono i miei)...una volta dimostrata l'estraneità ai fatti...l'ufficio di norma non mostra mai ostilità ad annullarlo anche dopo la scadenza dei termini per l'inoltro del ricorso.
La strategia del "eccepire una grave inerzia" crea un conflitto ma non risolve il problema.
 
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