alberto.camebra
Utente
Gentili utenti,
pongo la domanda per avere chiarimenti su come procedere visto lo sfortunato evento.
Tramite una società locale avvio la pratica del superbonus 110 presso la mia abitazione (immobile indipendente), tutto parte per il verso giusto e si arriva a più del 30% dei lavori a fine settembre, i lavori nel totale comprendono: infissi, porta blindata, coibentazione cassoni, impianto fotovoltaico con sistema di accumulo, caldaia ibrida e pompa di calore.
Tutto ciò che è estraneo all'impiantistica (infissi, portone, tapparelle, motori per tapparelle, coibentazione cassoni, ecc.) lo pago io, il resto con cessione del credito.
Ad ottobre arriva la disgrazia, sfondano una vetrata di casa e rubano il sistema di accumulo più altre cose di poco valore.
Adesso mi trovo tra l'incudine e il martello: la ditta mi chiede i soldi per la batteria che io non ho e non so come potrebbe procedere la conclusione del superbonus visto che già è stato avviato.
Nel contratto c'è scritto soltanto che la proprietà dei beni posizionati in cantiere appartiene alla ditta fino a completamento e collaudo dei lavori ma che il cliente (ossia il proprietario dell'immobile)
deve provvedere agli oneri alla sicurezza riconducibili al Cliente secondo la vigente normativa e alla diligente custodia dei luoghi interessati dal cantiere, dall’inizio dei lavori fino al collaudo degli impianti realizzati...
Tenuto conto di questo e non avendo altre certezze contrattuali Vi chiedo un parere sulla questione:
devo pagare per forza il sistema di accumulo altrimenti rischio di perdere tutto quanto fino ad oggi montato?
se non ho i soldi per pagare la batteria cosa può succedere?
vi sono strade alternative da percorrere? come ad esempio la cessione dell'energia sul posto seppur sconveniente?
la ditta può recedere dal contratto e lasciarmi senza nulla?
grazie a tutti
pongo la domanda per avere chiarimenti su come procedere visto lo sfortunato evento.
Tramite una società locale avvio la pratica del superbonus 110 presso la mia abitazione (immobile indipendente), tutto parte per il verso giusto e si arriva a più del 30% dei lavori a fine settembre, i lavori nel totale comprendono: infissi, porta blindata, coibentazione cassoni, impianto fotovoltaico con sistema di accumulo, caldaia ibrida e pompa di calore.
Tutto ciò che è estraneo all'impiantistica (infissi, portone, tapparelle, motori per tapparelle, coibentazione cassoni, ecc.) lo pago io, il resto con cessione del credito.
Ad ottobre arriva la disgrazia, sfondano una vetrata di casa e rubano il sistema di accumulo più altre cose di poco valore.
Adesso mi trovo tra l'incudine e il martello: la ditta mi chiede i soldi per la batteria che io non ho e non so come potrebbe procedere la conclusione del superbonus visto che già è stato avviato.
Nel contratto c'è scritto soltanto che la proprietà dei beni posizionati in cantiere appartiene alla ditta fino a completamento e collaudo dei lavori ma che il cliente (ossia il proprietario dell'immobile)
deve provvedere agli oneri alla sicurezza riconducibili al Cliente secondo la vigente normativa e alla diligente custodia dei luoghi interessati dal cantiere, dall’inizio dei lavori fino al collaudo degli impianti realizzati...
Tenuto conto di questo e non avendo altre certezze contrattuali Vi chiedo un parere sulla questione:
devo pagare per forza il sistema di accumulo altrimenti rischio di perdere tutto quanto fino ad oggi montato?
se non ho i soldi per pagare la batteria cosa può succedere?
vi sono strade alternative da percorrere? come ad esempio la cessione dell'energia sul posto seppur sconveniente?
la ditta può recedere dal contratto e lasciarmi senza nulla?
grazie a tutti