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fisso+provvigioni

F

FRANCESCA

Ospite
i miei quesiti sono questi:
come viene trattato fiscalmente il "fisso" dato mensilmente congiuntamente alle provvigioni maturate?. Vale per un contratto di agenzia e di procacciatore? Come deve fatturarlo l'agente alla casa mandante? E' soggetto alla ritenuta di acconto e all'Enasarco come per le provvigioni?
Per la casa mandante questo costo va imputato al costo provvigioni?
grazie e spero di ricevere delucidazioni in merito
 
1. IL FISSO E' SEMPRE IN ACCONTO PROVVIGIONI;
2.VALE PER CONTRATTO DI AGENZIA E PROCACCIATORI;
3.L'AGENTE FATTURA CON IVA IL FISSO;
4.E' SOGGETTO A RITENUTA E AD ENASARCO;
5. PER LA CASA MANDANTE SONO PROVVIGIONI PASSIVE
 
SE LA CASA MANDANTE EROGASSE PERIODICAMENTE DEI FISSI+ LE PROVVIGIONI SUL COMMISSIONATO E A FINE ANNO LE PROVVIGIONI MATURATE SONO INFERIORI AL LIQUIDATO , COME SI PUO' GIUSTIFICARE QUESTA DIFFERENZA A LIVELLO CONTABILE E FISCALE? E' PRATICAMENTE DIFFICILE CHE UN AGENTE RESTITUISCA DEI SOLDI CON L'EMISSIONE DI UNA NOTA CREDITO.GRAZIE
 
E' praticamente difficile, come dici tu, ma è la procedura corretta. Altrimenti, la casa mandante recupera il maggior pagato sulle successive competenze.
 
non mi è chiara la tua affermazione: "il fisso è sempre in acconto provvigioni". Ritengo che un agente di commercio possa fare una fattura contenente più voci, ad esempio "provvigioni o anticipo provvigioni" e "fisso provvigionale", di queste la parte provvigionale è conguagliabile con le reali provvigioni maturate mentre la parte fissa non è conguagliabile, diciamo pure che l'azienda non la può chiedere indietro.
sei daccordo?
inoltre visto che questa discussione mi ha fatto riflettere, chiedo a chi sa, se i fissi provvigionali, concorrono alla definizione del trattamento di fine rapporto per gli Agenti di commercio e Rappresentanti. grazie anticipatamente per le risposte.
 
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