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FIRR

D

danilo

Ospite
<HTML>Il caso.
Un socio di una snc che svolge attività di rappresentanza cede la propria quota al figlio e successivamente chiede all'enasarco la liquidazione della propria quota del firr regolarmente versata annualmente dalle ditte mandanti.
La risposta dell'enasarco è stata la seguente: 'tale indennità va corrisposta solo all'atto della liquidazione della società ai soci a quell'epoca esisteni. Il socio uscente deve farsi liquidare la quota dalla società della quale ha ceduto la quota'.
Ma ci pensate? la società deve accollarsi un esborso di diverse migliaia di euro, pregiudicando il proprio equilibrio finanziario, per anticipare somme che l'enasarco si è già bruciato!!!
Perdipiù il consulente di questa Snc sostiene che tale esborso della società sia considerato onere deducibile. Mi chiedo cosa ne può pensare il ministero delle finanze.
Inoltre, ammesso e non concesso che possa trasferirsi il firr maturato dal padre al figlio, a seguito della cessione della quota, non sarebbe allora più logico che sia quest'ultimo ad anticipare le somme che, per così dire, andrà ad ereditare acquistando la quota nella società del padre?
Chiedo un consiglio su come agire contro l'enasarco.</HTML>
 
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