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figlia a carico

jelina

Utente
Salve, ho un quesito da porre!
Da 20 gg è nata la mia bambina, lei ed io al momento siano residenti a casa dei miei genitori e lo saremo fino a gennaio prossimo.
Il mio compagno vive in un'altra regione (in cui lo raggiungeremo da gennaio.
Per ora noi risultiamo nel nucleo familiare dei miei genitori, giusto?
Mi chiedo, può il mio compagno chiedere gli assegni familiari e scaricare eventuali spese mediche della bambina? Potrà inserirla a carico suo nel 730 per questi mesi?
Grazie a chi vorrà rispondere
 
Salve, ho un quesito da porre!
Da 20 gg è nata la mia bambina, lei ed io al momento siano residenti a casa dei miei genitori e lo saremo fino a gennaio prossimo.
Il mio compagno vive in un'altra regione (in cui lo raggiungeremo da gennaio.
Per ora noi risultiamo nel nucleo familiare dei miei genitori, giusto?
Mi chiedo, può il mio compagno chiedere gli assegni familiari e scaricare eventuali spese mediche della bambina? Potrà inserirla a carico suo nel 730 per questi mesi?
Grazie a chi vorrà rispondere

L'ANF e le detrazioni per carichi di famiglia sono due cose ben distinte.

Anzitutto, l'ANF (assegno per il nucleo familiare) costituisce un sostegno per le famiglie dei lavoratori dipendenti e dei pensionati da lavoro dipendente, i cui nuclei familiari siano composti da più persone e che abbiano redditi inferiori a quelli determinati ogni anno dalla Legge.

Nel caso di specie, spetta solo al genitore convivente con i figli, tuttavia se il genitore convivente con i figli non lavora, può "usufruire" della condizione di lavoro dell'altro genitore non convivente.

Più precisamente, il datore di lavoro del genitore non convivente pagherà gli assegni al genitore convivente.

Per la determinazione dell'ANF, il reddito del tuo compagno (genitore non convivente) non dovrà essere considerato in mancanza di coniugio, neppure in caso di variazione della residenza anagrafica presso la tua abitazione.

Le detrazioni per carichi di famiglia hanno invece la funzione di "ridurre" l'IRPEF in misura progressiva.

Tale meccanismo di calcolo, la cui logica consiste nel garantire la progressività dell'imposta, prevede detrazioni diverse a seconda del soggetto a carico (il coniuge, un figlio o un altro familiare) e determina un importo commisurato al reddito lordo del contribuente.

Tutti i familiari con reddito inferiore ad Euro 2.840,51 sono considerati a carico; sono considerati a carico: il coniuge non legalmente ed effettivamente separato; i figli, compresi i figli naturali riconosciuti, gli adottivi o gli affidati; gli altri familiari (genitori, generi, nuore, suoceri, fratelli e sorelle), a condizione che siano conviventi con il contribuente o che ricevano da questi assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell'Autorità giudiziaria.

La detrazione per figli a carico, per quanto è qui d'interesse, compete a ciascuno dei genitori nella misura del 50% e non può essere ripartita liberamente fra i due genitori.

E' tuttavia previsto che, in caso di accordo, la detrazione possa essere attribuita, nella misura del 100%, al genitore con il reddito più elevato.
 
Grazie mr.Dike!

Io non lavoro, quindi se ho capito bene, il mio compagno può inserire la bimba a suo carico al 100% pur non essendo convivente.

A questo punto però NON dovrà esser inserita nel modello Unico dei miei, giusto? Altrimenti risulterebbe una doppia detrazione.

Scusate l'insistenza!
 
Grazie mr.Dike!

Io non lavoro, quindi se ho capito bene, il mio compagno può inserire la bimba a suo carico al 100% pur non essendo convivente.

Esatto.

A questo punto però NON dovrà esser inserita nel modello Unico dei miei, giusto? Altrimenti risulterebbe una doppia detrazione.

Scusate l'insistenza!

Esatto, sia perchè vi è un ordine "gerarchico" da rispettare ex art. 433 c.c., sia perchè la detrazione sarebbe comunque maggiore.
 
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