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Fatture sanitarie e privacy

Virginio

Utente
Ho un amico che lavora presso un CAF. Mi ha segnalato una cosa preoccupante elaborando i mod. 730. Sia i professionisti sanitari o medici che le strutture sanitarie (ospedali, case di cura, ambulatori anche di analisi) quando emettono le fatture o parcelle indicano in modo “preciso” la prestazione effettuata. Molte volte delicate, cose intime e private. Mi riferisce che ha tentato di porre il problema della privacy alla azienda sanitaria locale e agli ambulatori del circondario, senza esito. Aveva suggerito di sostituire la prestazione effettuate con delle dizioni generiche (ad esempio: prestazione sanitaria). Gli interlocutori si sono difesi richiamando la normativa IVA e l’impossibilità di usare termini generici anche in presenza di norme sulla privacy. Qualcuno è a conoscenza di qualche disposizione in materia? Altrimenti bisogna invocare un intervento del Garante o del legislatore!
Grazie. GINVI.
 
MA... la legge iva è chiara: la prestazione va puntualmente indicata. Del resto, nessuno ci obbliga a portare le fatture al CAF per la deduzione. Le dizioni generiche si presterebbero troppo ad abusi da parte di tutti.
 
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