studio2014
Utente
Buongiorno a tutti del Forum, avrei un dubbio e non so se qualcuno di voi può aiutarmi.
Un nostro cliente taxista, soggetto passivo iva italiano, ha effettuato una corsa per trasporto passeggeri, sempre nel territorio italiano, per conto di una ditta residente in territorio ue. Quindi dovrà emettere fattura a tale ditta comunitaria.
Ai sensi dell'art. 7-quater c.1 lett. b) del Dpr 633/1972, tale prestazione si considera effettuata nel territorio dello stato in proporzione alla distanza percorsa nel territorio dello stato stesso (quindi nel nostro caso al 100% in Italia).
Secondo tale disposizione il taxista dovrà emettere quindi fattura alla ditta residente in ue con addebito di iva giusto? (in questo caso costo della prestazione + iva al 10% poichè il trasporto non è effettuato nel territorio di un Comune o tra comuni non distanti tra loro oltre cinquanta chilometri come previsto dall'art.10 n.14 del D.P.R. 633/72)?
Grazie in anticipo. :yes2::yes2::yes2:
Un nostro cliente taxista, soggetto passivo iva italiano, ha effettuato una corsa per trasporto passeggeri, sempre nel territorio italiano, per conto di una ditta residente in territorio ue. Quindi dovrà emettere fattura a tale ditta comunitaria.
Ai sensi dell'art. 7-quater c.1 lett. b) del Dpr 633/1972, tale prestazione si considera effettuata nel territorio dello stato in proporzione alla distanza percorsa nel territorio dello stato stesso (quindi nel nostro caso al 100% in Italia).
Secondo tale disposizione il taxista dovrà emettere quindi fattura alla ditta residente in ue con addebito di iva giusto? (in questo caso costo della prestazione + iva al 10% poichè il trasporto non è effettuato nel territorio di un Comune o tra comuni non distanti tra loro oltre cinquanta chilometri come previsto dall'art.10 n.14 del D.P.R. 633/72)?
Grazie in anticipo. :yes2::yes2::yes2: