Dopo alcune analisi della documentazione e della prassi, sono arrivato a questo punto. Siete d'accordo o ravvisate errori?
ETF NON ARMONIZZATI
Quadro RL, rigo RL2 Altri redditi di capitale.
Tipo di reditto: 4
(Colonna 2) Redditi : Tutti i proventi lordi derivati dalla vendita compreso i dividendi.
(Colonna 3) Ritenute : La ritenuta alla fonte che hai certificata dal intermediario.
FONTE: sulle istruzioni del PF è scritto sul rigo RL2 che bisogna indicare su tipo di reditto il codice 4 in caso di proventi derivanti da organismi d’investimento collettivo in valori mobiliari di diritto estero non conformi alla direttiva comunitaria 2009/65/CE, diversi da quelli il cui gestore sia assoggettato a forme di vigilanza nei Paesi esteri nel quale è istituito, istituiti negli Stati membri dell’Unione europea e negli Stati aderenti all’Accordo sullo Spazio economico europeo che sono inclusi nella lista di cui al decreto ministeriale 4 settembre 1996 e successive modificazioni ed integrazioni. Va utilizzato il codice 4 anche in caso di proventi derivanti da organismi d’investimento collettivo in valori mobiliari di diritto estero istituiti in paesi diversi da quelli appena citati.
ETF ARMONIZZATI detenuti presso intermediario italiano
Quadro RM, rigo RM12
si inseriscono i dividendi lordi, l'aliquota e l'imposta sostitutiva. In tale quadro non viene chiesto l'importo della ritenuta alla fonte, che invece va a finire in CE1
Quadro CE1 colonna 4
si inseriscono le trattenuta fatte alla fonte e certificate dal intermediario dei dividendi esteri indicati nel quadro RM.
ETF ARMONIZZATI detenuti presso intermediario non italiano (InteractiveBrokers o Degiro per esempio)
Trattandosi di broker estero, il contribuente può decidere di assoggettare i rendimenti ad imposta sostitutiva (quadri RM e CE1) oppure a tassazione ordinaria delle plusvalenze e dei dividendi (quadro RL)
Alcuni intermediari esteri come Degiro predispongono un facsimile del quadro RM dando per scontato che il contribuente scelga l'imposta sostitutiva.
Non si commette nessun errore in dichiarazione se si sceglie l'imposta sostitutiva, tuttavia il contribuente può fare i conteggi e capire quale tassazione conviene.
La tassazione ordinaria risulta conveniente quando ci si trova nello scaglione di aliquota IRPEF minore del 26%, per esempio
- se si ha un basso reddito
- se si hanno molte detrazioni irpef derivanti ad esempio da spese mediche, lavori di ristrutturazione, bonus sismico, bonus facciate, superbonus 110, ecc.