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Esporre in fattura le cessioni di denaro: si può? si deve? quale iva?

Buon giorno

Lavoro per una Agenzia Marittima "Raccomandataria". Rappresentiamo a tutti gli effetti l'armatore e il proprietario di una nave.
Tra i servizi che il proprietario/armatore di una nave può richiederci c'è la cosidetta "cassa nave" (in inglese "cash to master") ovvero la cessione (qualche volta in modo anticipato) di denaro al comandante della nave. Le somme di denaro cedute al comandate della nave ci vengono si' riconosciute ma senza maggiorazioni di ricavo per noi; insomma se consegniamo al comandate 1000 euro ne riceviamo esattamente 1000 dal proprietario/armatore. Successivamente nel quantificare il nostro onorario terremo conto anche del lavoro che sta dietro una operazione di "cash to master" (un collaboratore che va in banca, fa la fila per 1 ora, poi telefona al comandante della nave, lo raggiunge e gli consegna la somma di denaro, tutto questo spostandosi in auto, consumando carburante e mezzo).
La domanda è? E' possibile esporre (o siamo dovuti) l'importo della cassa nave nel documento fattura, magari fuori campo inva ex Art.2 Comma 3 Lettera A DPR 633/72 ?
Oppure è più consigliabile emettere la fattura per il nostro onorario ed allegare una Lettara Di Debito contenente l'iporto della "cassa nave" ?
Grazie per la collaborazione
 
Riferimento: Esporre in fattura le cessioni di denaro: si può? si deve? quale iva?

A me pare che tali operazioni sembrano configurarsi più come anticipazioni in nome e per conto escluse ex art. 15 c. 3 DPR 633/72 che come vere e proprie cessioni di denaro.
In fattura, quindi, assoggetterai ad IVA il corrispettivo per il servizio reso all'armatore e poi indicherai altresì la somma (esclusa art. 15) anticipata al comandante della nave.
Ovviamente è una mia interpretazione di quanto da te esposto, vedi se qualche altro amico del forum ti darà altre indicazioni.
Ciao.
 
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