Salve a tutti,
secondo voi, quando l'art. 10 del dpr 633 ci dice al n. 18 che " sono esenti le prestazioni sanitarie ...........rese alla persona.........." si riferisce ai soggetti che ricevono materialmente la prestazione o chi la paga?. Chiarisco con un esempio.
Un soggetto che svolge attività di medico o di infermiere o di psicologo etc etc, che ad esempio ha una convenzione con una ASL per prestare il proprio servizio medico, infermieristico o psicologico (comunque una prestazione sanitaria) agli ospiti di una casa circondariale (carcerati) ed ogni mese viene pagato (dietro regolare parcella) dalla ASL per le ore di effettivo servizio prestato. Bene,secondo voi in questo caso si ha attività esente?.
2 presupposti su 3 ci sono di sicuro, ovvero:
a) prestazione sanitaria;
b) prestazione resa nell'esercizio di professioni e arti sanitarie soggette a vigilanza;
Mentre il dubbio potrebbe porsi per il terzo requisito:
c) prestazioni rese alla persona.
In questo caso, é vero che questi soggetti vengono pagati dalla ASL ma, materialmente, la prestazione viene resa alle persone in carcere, quindi a persone in carne ed ossa, quindi anche un eventuale accertamento futuro che gli richiedesse tutta l'iva non versata negli anni secondo me potrebbe essere impugnato sostenendo questa interpretazione e proponendo questa fattispecie concreta che é un po ambigua, anche perché il tizio non va a fare convegni o lezioni, va a fare le punture e le medicazioni ai carcerati.
Secondo voi ho interpretato bene?.
Grazie mille
secondo voi, quando l'art. 10 del dpr 633 ci dice al n. 18 che " sono esenti le prestazioni sanitarie ...........rese alla persona.........." si riferisce ai soggetti che ricevono materialmente la prestazione o chi la paga?. Chiarisco con un esempio.
Un soggetto che svolge attività di medico o di infermiere o di psicologo etc etc, che ad esempio ha una convenzione con una ASL per prestare il proprio servizio medico, infermieristico o psicologico (comunque una prestazione sanitaria) agli ospiti di una casa circondariale (carcerati) ed ogni mese viene pagato (dietro regolare parcella) dalla ASL per le ore di effettivo servizio prestato. Bene,secondo voi in questo caso si ha attività esente?.
2 presupposti su 3 ci sono di sicuro, ovvero:
a) prestazione sanitaria;
b) prestazione resa nell'esercizio di professioni e arti sanitarie soggette a vigilanza;
Mentre il dubbio potrebbe porsi per il terzo requisito:
c) prestazioni rese alla persona.
In questo caso, é vero che questi soggetti vengono pagati dalla ASL ma, materialmente, la prestazione viene resa alle persone in carcere, quindi a persone in carne ed ossa, quindi anche un eventuale accertamento futuro che gli richiedesse tutta l'iva non versata negli anni secondo me potrebbe essere impugnato sostenendo questa interpretazione e proponendo questa fattispecie concreta che é un po ambigua, anche perché il tizio non va a fare convegni o lezioni, va a fare le punture e le medicazioni ai carcerati.
Secondo voi ho interpretato bene?.
Grazie mille