Riferimento: errori al lavoro
Eh... bella cosa. Parliamone.
Se sei titolare, il rischio è tuo. Mica solo di pagare un F24 invece di compensarlo. Di possibilità di errori ce ne sono tante, in uno studio.
Magari hai l'assicurazione, ma magari perdi pure il cliente, e magari parla pure male di te in giro... son casini. Ma se sbagli, da titolare, non puoi prendertela che con te stesso.
Se sei dipendente, che fai? L'assicurazione per gli sbagli che commetti tu? Mah, chissà se esiste. E quanto costa? Da dipendente, non è che si guadagnino mica tutti sti soldi. Se ci metti il parcheggio, la benzina, magari la colf perchè se hai famiglia non ce la fai a stare dietro a tutto... magari ti conviene pure startene a casa, che la differenza, monetariamente parlando, è poca, neh?
Io ho fatto il conto, che fra una cosa e l'altra, se lavorassi part time, fra i risparmi vari, guadagnerei quasi gli stessi soldi. E sicuramente vivrei meglio.
Ma non era questo il punto.
Il punto è che man mano che cresce l'anzianità ti fanno fare un lavoro sempre più complesso e sempre più di responsabilità (ma sarà più alto di conseguenza lo stipendio? non è certo automatico) e nessuno tiene conto di tutte le volte che lo fai bene, ovviamente, si impuntano su quella volta che ti scappa l'errore.
E la prima volta che ti fai due conti in tasca e provi a dire che l'inflazione corre, puoi stare tranquilla che ti diranno che c'è la crisi e non si guadagna più come una volta... E in un modo o nell'altro, il discorso dei rapporti tesi col cliente X per quel famoso F24 salterà fuori
Morale: di solito sono più pronti quando si tratta di chiederti conto dei tuoi errori che quando si tratta di riconoscerti un tot per anzianità, fedeltà, complessità del lavoro svolto e così via.
Ma questo, si sapeva già.
Tolte, ovviamente, le poche lodevoli eccezioni dei presenti
E lo so, che mi ci sono giocata un po' di simpatie, con questo intervento ;-)