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Dubbio inquadramento apprendista sviluppatore software CCNL Metalmeccanica Industria

Buongiorno a tutti,
ho una laurea triennale in informatica e dagli inizi di luglio 2021 lavoro con contratto di apprendistato professionalizzante come sviluppatore di software.
Il CCNL applicato è "Metalmeccanico Industria" con qualifica di assunzione "Apprendista impiegato", qualifica da conseguire "Impiegato Livello D2", mansione "Sviluppatore", durata di 30 mesi (36 inizialmente), periodo di prova di 1 mese e mezzo e RAL di 18.244,33 € ripartite in 13 mensilità.
Preciso che attualmente percepisco una retribuzione mensile lorda di livello "Appr. D2 - Tipo B - 1° periodo", per l'appunto 1403,41 € mensili (18.244,33 / 13), che si traducono in circa 1250 € netti.
I dubbi sono iniziati quando un collega (con laurea triennale in informatica) che lavora da circa 6 anni mi ha raccontato che anch'egli iniziò il percorso lavorativo da apprendista, ma di 5° livello, cioè l'attuale C3.
Leggendo il CCNL, c'è scritto che "i lavoratori in possesso di laurea (anche triennale), in fase di inserimento nell'azienda, verranno inquadrati nella 5a categoria, sempre che svolgano attività inerenti alla laurea conseguita": avendo studiato informatica triennale e facendo lo sviluppatore di software, direi attività assolutamente inerenti.
E' corretto l'inquadramento al livello D2, o mi spetterebbe - come sembrerebbe da interpretazione del CCNL - il livello C3?

Alla luce di questi dubbi ho scritto una mail all'ufficio risorse umane, il quale mi ha risposto che il riferimento contrattuale citato - ovvero l'inquadramento in 5° livello in presenza di laurea, si applica alla categoria giuridica degli “impiegati”, mentre applicheranno il riferimento contrattuale della riduzione di 6 mesi.
E' giusta la loro interpretazione del primo punto? I lavoratori subordinati non sono categorizzati in operai, impiegati, quadri e dirigenti (non vi sono gli apprendisti) (art. 2095 codice civile), e quindi si sono inventati una "scusa"?

Nella retribuzione di maggio, quindi alla busta paga successiva a quella dei 10 mesi rispetto ai 30 totali, (pagata a giugno) ho ricevuto correttamente e come previsto lo scatto da "Appr. D2 - Tipo B - 1° periodo" a "Appr. D2 - Tipo B - 2° periodo" nella misura di 1485,96 € lordi, sui 1300 € netti.

Vi ringrazio anticipatamente per la discussione e colgo l'occasione per augurarvi una buona domenica.
 
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Buongiorno a tutti,
ho una laurea triennale in informatica e dagli inizi di luglio 2021 lavoro con contratto di apprendistato professionalizzante come sviluppatore di software.
Il CCNL applicato è "Metalmeccanico Industria" con qualifica di assunzione "Apprendista impiegato", qualifica da conseguire "Impiegato Livello D2", mansione "Sviluppatore", durata di 30 mesi (36 inizialmente), periodo di prova di 1 mese e mezzo e RAL di 18.244,33 € ripartite in 13 mensilità.
Preciso che attualmente percepisco una retribuzione mensile lorda di livello "Appr. D2 - Tipo B - 1° periodo", per l'appunto 1403,41 € mensili (18.244,33 / 13), che si traducono in circa 1250 € netti.
I dubbi sono iniziati quando un collega (con laurea triennale in informatica) che lavora da circa 6 anni mi ha raccontato che anch'egli iniziò il percorso lavorativo da apprendista, ma di 5° livello, cioè l'attuale C3.
Leggendo il CCNL, c'è scritto che "i lavoratori in possesso di laurea (anche triennale), in fase di inserimento nell'azienda, verranno inquadrati nella 5a categoria, sempre che svolgano attività inerenti alla laurea conseguita": avendo studiato informatica triennale e facendo lo sviluppatore di software, direi attività assolutamente inerenti.
E' corretto l'inquadramento al livello D2, o mi spetterebbe - come sembrerebbe da interpretazione del CCNL - il livello C3?

Alla luce di questi dubbi ho scritto una mail all'ufficio risorse umane, il quale mi ha risposto che il riferimento contrattuale citato - ovvero l'inquadramento in 5° livello in presenza di laurea, si applica alla categoria giuridica degli “impiegati”, mentre applicheranno il riferimento contrattuale della riduzione di 6 mesi.
E' giusta la loro interpretazione del primo punto? I lavoratori subordinati non sono categorizzati in operai, impiegati, quadri e dirigenti (non vi sono gli apprendisti) (art. 2095 codice civile), e quindi si sono inventati una "scusa"?

Nella retribuzione di maggio, quindi alla busta paga successiva a quella dei 10 mesi rispetto ai 30 totali, (pagata a giugno) ho ricevuto correttamente e come previsto lo scatto da "Appr. D2 - Tipo B - 1° periodo" a "Appr. D2 - Tipo B - 2° periodo" nella misura di 1485,96 € lordi, sui 1300 € netti.

Vi ringrazio anticipatamente per la discussione e colgo l'occasione per augurarvi una buona domenica.

Salve, il problema non è mai stato risolto, da una ricerca effettuata tempo addietro, è dai primi anni del 2000 che si dibatte sull'argomento con vari interpelli rivolti tra anche al ministero del lavoro con risposte che non hanno prodotto alcun risultato, aggiungo che anche la giurisprudenza a tutti i livelli, non ha una risposta univoca.

Da ultimo, risulta che le oo-ss e associazioni datoriali a suo tempo hanno richiesto una c.d. interpretazione autentica della clausola contrattuale in oggetto, ma al sottoscritto non risulta sia stata mai fornita un'adeguata risposta.

Saluti
 
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