la nuova riforma impone questo per le persone fisiche che ricevono dividendi esteri:
Dividendi esteri di partecipazioni non qualificate
Ritenuta di imposta del 12,50% sul “netto frontiera” a cura del soggetto che interviene nella riscossione; nessuna dichiarazione in Unico.
Se il contribuente ottiene il rimborso di imposte pagate all’estero, si dovrà applicare la ritenuta di imposta del 12,50%.
Se nella riscossione non interviene alcun soggetto abilitato il contribuente applicherà l’imposta sostitutiva del 12,50% nel proprio Unico.
Dividendi esteri di partecipazioni qualificate
Ritenuta di acconto del 12,50% sul 40% del “netto frontiera” a cura del soggetto che interviene nella riscossione. Il contribuente dovrà esporre in dichiarazione gli utili che concorreranno alla formazione del reddito, al lordo di tutte le imposte estere, con la possibilità di scomputare la sola imposta determinata su base convenzionale.