Dovresti presentare la dichiarazione adesso, che si considera comunque omessa, ovviamente.
A fronte dell'omissione, poiché non sono dovute imposte (la dichiarazione chiude a credito), l'ufficio irrogherà una sanzione da 250 a 1000 euro ovvero da 150 a 500 euro a seconda che la dichiarazione venga presentata prima o dopo la scadenza prevista per la presentazione della dichiarazione relativa al periodo d'imposta successivo e, comunque, prima dell'inizio di qualunque attività amministrativa di accertamento di cui il contribuente abbia avuto formale conoscenza (art. 1 c. 1 Dlgs 471/97). Solitamente viene applicato l'importo minimo.
A questo punto resta la questione del rimborso. A fronte di una dichiarazione omessa l'ufficio riconoscerà il credito? La risposta dovrebbe essere sì, vuoi per prassi (Circ. Ade 34/2012 e 21/2013), vuoi per ormai consolidato orientamento giurisprudenziale (ex multis Cass. SS.UU. 17757/2016), in base al quale anche se la dichiarazione è omessa ma il contribuente prova (in questo caso l'onere è a suo carico) l'esistenza del credito, l'Ufficio non può disconocerlo. Ho usato il condizionale perché qualche ufficio potrebbe ancora oggi disconoscere l'esistenza del credito solo sulla base della omissione della dichiarazione, non conformandosi né alla prassi ma soprattutto alla giurisprudenza, alimentando contenzioso inutile.
Ora sta a te valutare se è conveniente presentare adesso la dichiarazione oppure lasciar stare.
Saluti.