Riferimento: Dichiarazione correttiva, integrativa o che???
Se non hanno portato i documenti non hanno nemmeno firmato la dichiarazione.
Tempo fa ho posto un quesito simile al Sole, che mi ha risposto, tra l'altro:
"La dichiarazione predisposta e spedita dal professionista, senza la partecipazione “formale” dell’interessato, può essere inquadrata nell’ambito della “gestione d’affari” altrui (articoli 2028 e seguenti del codice civile), che si può definire come il “compimento di atti giuridici, spontaneamente ed utilmente compiuti dal gestore nell'altrui interesse in assenza di ogni rapporto contrattuale con l'interessato” (Corte di cassazione, 5 dicembre 2003, n. 18626; 18 marzo 1989, n. 1365). "
Dicevano inoltre che il cliente spesso confonde il mandato a redigere contabilità e/o dichiarazioni con un mandato omnicomprensivo, ma che non tutte le funzioni erano delegabili. Una dichiarazione non firmata è nulla sin dall'origine, e il professionista non ha l'obbligo di inviarla.
Molto dipende anche dal rapporto che c'è coi clienti. Purtroppo se non si sono fatti vedere finora non depone a loro favore. Bisogna anche vedere i precedenti.
Io però di dare consigli non me la sento mica. Tra l'altro sono solo un'impiegata.
La soluzione che prospetti (scusa se mi permetto il tu) ci potrebbe mettere provvisoriamente una pezza, indubitabilmente.
Certo dopo averla inviata diventa difficile mettere per iscritto che manca questo e quello, che non è stata firmata e così via... Parlando per amor di teoria, i clienti potrebbero essersi nel frattempo rivolti altrove ed aver fatto trasmettere l'UNICO da altro professionista, e ciò ti lascerebbe in una brutta situazione.
Ma almeno al telefono rispondono? Una raccomandata?