Aliciuzza!
Utente
Ciao, premetto che sono una studentessa universitaria che vive ancora con i genitori e che non ho attualmente nessun reddito attivo, perché non lavoro (lo scorso anno vivevo e lavoravo all'estero).
Il punto è, so che il Fisco fa controlli a campione sui bonifici in entrata, perché qualsiasi accredito di denaro è visto come "presunto reddito sospetto". Ora, qualche tempo fa una mia amica mi ha fatto un bonifico (poca roba, 35 euro), perché le avevo fatto il favore di comprarle dei libri universitari in copisteria nella mia città (viviamo nella stessa regione ma in città diverse), perché costavano meno, quei libri le servivano per delle lezioni private per preparare un esame. Alcuni giorni fa, guardando l'estratto conto del mio conto corrente (un normalissimo conto postale) mi sono accorta che la sce*a ha scritto come causale del bonifico "lezioni private greco". Io, ahimè, non ho alcuna "prova" del fatto che si trattasse solo di un rimborso spese, perché le copisterie non rilasciano scontrino per i libri, quindi non ho nulla che possa provare la mia buona fede, tranne il fatto che la mia amica mi ha fatto altri due bonifici, più o meno nello stesso periodo, (sempre piccole somme), per ridarmi soldi prestati, con causali normali, tipo "pizzeria" ecc.
Ora il punto è, potrebbero controllare questo bonifico? Se sì, cosa rischierei? Perché ovviamente non posso inserirlo nella dichiarazione dei redditi, non è reddito da lavoro, teoricamente non dovrebbe essere tassabile. Non so bene come comportarmi, ma non credo che il fisco si interessi ad un piccolo bonifico di nemmeno 40 euro. Tranquillizzatemi
Il punto è, so che il Fisco fa controlli a campione sui bonifici in entrata, perché qualsiasi accredito di denaro è visto come "presunto reddito sospetto". Ora, qualche tempo fa una mia amica mi ha fatto un bonifico (poca roba, 35 euro), perché le avevo fatto il favore di comprarle dei libri universitari in copisteria nella mia città (viviamo nella stessa regione ma in città diverse), perché costavano meno, quei libri le servivano per delle lezioni private per preparare un esame. Alcuni giorni fa, guardando l'estratto conto del mio conto corrente (un normalissimo conto postale) mi sono accorta che la sce*a ha scritto come causale del bonifico "lezioni private greco". Io, ahimè, non ho alcuna "prova" del fatto che si trattasse solo di un rimborso spese, perché le copisterie non rilasciano scontrino per i libri, quindi non ho nulla che possa provare la mia buona fede, tranne il fatto che la mia amica mi ha fatto altri due bonifici, più o meno nello stesso periodo, (sempre piccole somme), per ridarmi soldi prestati, con causali normali, tipo "pizzeria" ecc.
Ora il punto è, potrebbero controllare questo bonifico? Se sì, cosa rischierei? Perché ovviamente non posso inserirlo nella dichiarazione dei redditi, non è reddito da lavoro, teoricamente non dovrebbe essere tassabile. Non so bene come comportarmi, ma non credo che il fisco si interessi ad un piccolo bonifico di nemmeno 40 euro. Tranquillizzatemi