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Dichiarare IVAFE e plusvalenza maggiori del vero

Spettabile forum,

l'anno scorso i miei possessi all'estero hanno superato la soglia, quindi mi tocca di pagare sia IVAFE che plusvalenze.

C'era un vecchio conto all'estero in valuta estera, minuscolo fra l'altro.
Nel 2016 tale conto non ha avuto movimenti "volontari" però vengono tolte le spese del conto ogni mese, che è un acquisto di un servizio, per cui secondo me è una cessione di valuta, per cui c'è plusvalenza. Inoltre il valore del conto cala leggermente ogni mese per cui anche l'IVAFE non è una semplice moltiplicazione.

Calcolare le plusvalenze e IVAFE corretti è... pallosissimo... direi disumano considerando il problema del LIFO.

Allora la mia idea sarebbe: è lecito approssimare a mio svantaggio, cioè dichiarare in Dichiarazione dei Redditi un valore sicuramente più alto del vero in entrambi i campi e pagare per tali valori maggiorati?

Diciamo che ho dei dollari:

Plusvalenza: Come acquisto potrei prendere il valore del dollaro più svantaggioso (minimo) nell'anno nel quale li ho acquistati, e per la vendita il valore più svantaggioso (massimo) nell'anno 2016, e moltiplicare tale differenza per il numero di dollari ceduti (per pagare le spese di conto corrente) nel 2016. Ovviamente in realtà sono stati acquistati in vari momenti e ceduti in vari momenti in quei 2 anni.

IVAFE: Potrei prendere il valore di massimo possesso nell'anno (che è il 1 gennaio ovviamente) e fare finta di avere tale valore per tutti i 365 giorni. (anzi 366: bisestile)

Andrebbe bene al Fisco? E al monitoraggio fiscale?

Ma le altre persone che hanno conti esteri e sono sopra la soglia plusvalenze... calcolano veramente ogni minuscolo movimento senza approssimare?
Ci sono dei software per calcolare queste cose considerando anche il LIFO?

Grazie
 
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