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Detrazione canone di locazione

Buongiorno a tutti,
ho un problema. tra 15 giorni dovrò andare fuori per lavoro, con contratto di 1 anno, prorogabile per altri 6 mesi. ho 26 anni.

mi sposto da sud a nord, precisamente dalla puglia sino al piemonte.
sono un professionista, esercente l'attività di ingegnere in una azienda piemontese.
io dovrei prender casa su a Torino, e vorrei sapere se, in che misura e come è possibile scaricare il mio canone di affitto.
ho dato uno sguardo in giro ed ho trovato sul modello dell'agenzia delle entrate le diverse opzioni. innanzitutto non capisco la differenza tra ABITAZIONE PRINCIPALE e RESIDENZA.
non volendo cambiare la residenza anagrafica, lasciandola giù in puglia, nel mio paese, la mia casa di torino come puo' essere adibita ad abitazione principale per godere della detrazione ai fini della dichiarazione dei redditi?
 
Le detrazioni sui canoni di locazione possono essere di 4 tipi:
1) Contratti di locazione ai sensi della legge 431/1998 (articolo 16, comma 01)per qualsiasi tipologia di immobile adibito ad abitazione:

•300 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro
•150 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro ma non a 30.987,41 euro.

2) Contratti di locazione "concordati" (articolo 16, comma 1)
Solo per le unità adibite ad abitazione principale
•495,80 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro
•247,90 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro ma non a 30.987,41 euro.
3) Inquilini di età compresa tra i 20 e i 30 anni (articolo 16, comma 1-ter)
La detrazione spetta ai giovani inquilini tra i 20 e i 30 anni, con reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro, per l'immobile da destinare a propria abitazione principale.
• 991,60 euro e spetta soltanto per i primi tre anni.

4) Dipendenti trasferiti per motivi di lavoro (articolo 16, comma 1-bis)
a condizione che sia adibita ad abitazione principale, il comune sia distante almeno 100 Km da quello di origine,
detrazione per i primi tre anni dalla data di trasferimento della residenza:
•991,60 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro
•495,80 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro ma non a 30.987,41 euro.
Direi che soltanto per quest'ultima agevolazione è richiesta il trasferimento della residenza per le prime tre è sufficiente che l'immobile sia adibito ad abitazione principale.
 
La ringrazio intanto per la risposta da Lei datami.
Però vorrei capire, causa la mia ignoranza in materia, cosa debba io fare per adibire la mia futura abitazione (in affitto) ad abitazione principale.
 
La differenza tra residenza e abitazione principale è che la prima è individuata nel comune dove sei iscritto anagraficamente (per capirci, quello che risulta dal certificato di residenza rilasciato dal comune), l' abitazione principale, invece, è nel comune ove si dimora abitualmente, ovverosia quello dove si trascorre il maggior numero di giorni dell'anno. Pertanto, l'abitazione principale non corrisponde necessariamente con la residenza. Al fine di dimostrare dove si trova la tua abitazione principale, basta provare che lavori assiduamente a Torino, magari esibendo il contratto di lavoro che dimostri la tipologia di attività da te svolta e la necessità di esercitarla in quel posto.
 
Salve,
attualmente mi ritrovo nella seguente situazione un po diversa diversa dall'utente sciff, a Marzo 2011 mia moglie stipulò un contratto di locazione ad uso abitativo in un comune diverso da quello di residenza, a Settembre 2011 io e mia moglie ci siamo sposati e da allora viviamo nella casa in affitto (che risiede in un comune diverso dai comuni dove entrambi abbiamo la residenza ma confinante).
A questo punto mi chiedo se mia moglie può usufruire delle detrazioni fiscali previste per gli "Inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale"?
La casa in affitto può essere considerata come abitazione principale anche se non abbiamo la residenza?
Grazie in anticipo per le eventuali risposte.
 
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