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dell'ICI, delle PRESCRIZIONI e dei RIMBORSI

L

luigi.iozzolino

Ospite
Gent.mi forumiani,
ben trovati dopo la pausa vacanziera.

Pongo la seguente fattispecie relativamente alla materia ICI, croce e….. croce di tutti gli italiani.

A parte gli scherzi.

Succede che un cittadino si vede preannunciare con racc. del 30.12.2006, da parte del servizio ICI del Comune , il (scrivo testualmente) “PREAVVISO ISCRIZIONE RUOLO COATTIVO PER OMESSO PAGAMENTO ICI”, RELATIVAMENTE AGLI ANNI 1998,1999,2000.

Leggendo nelle carte ho acclarato presso lo stesso servizio comunale che il Comune medesimo aveva regolarmente proceduto all’accertamento nei termini di legge (cioè entro i cinque anni) e precisamente:
per il 1998 con racc. A/R del 2002,
per il 1999, con racc. A/R del 2003,
per il 2000, con racc. A/R del 2004.

C’è però un particolare:
la notifica del servizio postale al cittadino non è mai arrivata!!!!

Tant’è che le raccomandate chiuse in busta, con attaccate le ricevute di ritorno mai firmate dal contribuente interessato né tanto meno da un suo incaricato, giacciono agli atti del Comune !

Insomma il contribuente non ha ricevuto formalmente la contestazione dell’accertamento per gli anni in parola.

A questo punto premetto che non vado cercando “garbugli”, faccio per dire tra il serio ed il faceto, per favorire un evasore. Tutt’altro…., penso che BISOGNA CHE SI PAGHI TUTTI PER PAGARE MENO!!!!!!!

Ma penso anche che la P.A. quando attiva dei controlli poi deve essere seria e coerente con le dichiarazioni di principio sia quando ha da guadagnare e quindi deve percepire denari che quando i denari eventualmente deve darli.

Ora mi spiego meglio.

Nel 2006 sono riuscito, con tanto di motivazione tecnica presso l’ Agenzia del Territorio competente a far declassare l’appartamento dello stesso contribuente di cui qui parlo, invocando l’autotutela nel settore catastale, ed ottenendo anche la retroattività della validità della nuova e più bassa rendita catastale perché ne ricorrevano i presupposti per errore della P.A. (evidentemente amministrazione catastale, mi si lasci esplicitare così).

E così per gli ultimi tre anni ho predisposto una regolare istanza di rimborso che……….., guarda caso, ……… pur essendo stato condiviso nel merito non si riesce ad ottenere.

Da qui faccio il ragionamento dei due pesi e due misure di cui più sopra…

Ciò detto e tornando all’argomento del mio post, per una questione di principio, legata anche al fatto che il cittadino interessato non è un malversatore, tutt’altro!, ma anzi un povero Cristo che s’è fatto 40 anni di lavoro all’estero in fonderia e che materialmente non era sul posto per ricevere l’accertamento degli anni di cui si tratta, mi sto ponendo l’interrogativo che mi permetto di girarvi per avere (al buon cuore di chi vorrà rispondermi) un punto di vista, un consiglio su come muovermi.

Mi chiedo:
1) Se, come è successo, pur avendo il comune contestato il mancato pagamento con un accertamento legittimo e valido nei tempi, ma mai notificato all’interessato che risiedeva all’estero per motivi di lavoro, ci siano le condizioni per invocare la prescrizione del pagamento degli anni 1998,1999 e 2000 considerando che è come se il Comune non avesse mai effettivamente contestato la cosa per non esser stata la richiesta ricevuta ufficialmente dal cittadino;

2) Se così fosse qual è la norma a cui fare riferimento?, considerato che il responsabile del servizio se ne esce con un generico “ma tanto noi il provvedimento di accertamento comunque lo abbiamo emesso nei tempi interrompendo la prescrizione”. A quale norma faccia riferimento non mi è dato sapere;

3) In un caso come questo, secondo voi, il Comune può pretendere qualcosa o nulla?

4) Esistono in giro anche sentenze, data la particolarità del fatto che la maggior parte di voi siete commercialisti ed addentro alla materia fiscale e finanziaria, che mi possano dare una mano?

Insomma, questo e quanto e…. spero di aver chiarito, pur nei voli pindarici che ho fatto, la sostanza della questione.

In attesa di riscontro vi rivolgo un cordialissimo buon lavoro.
 
in prima battuta direi: gli avvisi di accertamento notificati per il tramite del servizio postale sono nei termini in quanto per chi accerta vale la data di spedizione..
per il contribuente i termini per eventuali ricorsi decorrono dalla data della notifica..

in prima battuta direi che non è scaduto nulla

imho

ciao
 
cmq, da una occhiata qui:
http://www.judicium.it/news/ins_06_05_04/149f_problemi_notifica_judicium.html

ciao
 
Grazie Alberto,
verificherò e... speriamo bene.

Buon lavoro.
ciao
 
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