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Debiti per tfr

Tasmania

Utente
Con la presente pongo cortesemente un quesito.
A fronte di un importo considerevole di tfr da liquidare ad un ex dipendente a rate, chiedo se sia corretto registrare in pd mensilmente la cifra lorda da erogata al dipendente. Se tale registrazione risultasse corretta chiedo il motivo di tale modalita' di contabilizzazione evidenziando nella causale del pagamento all'ex dipendente "anticipo" per l'importo al netto di imposte. Non risulta corretto registrare in pd l'importo totale del debito del tfr e poi diminuire man mano che si paga l'ex dipendente? Grazie e distinti saluti.
 
Non risulta corretto registrare in pd l'importo totale del debito del tfr e poi diminuire man mano che si paga l'ex dipendente?

Questo è il comportamento corretto. Si rileva il debito complessivo nei confronti del dipendente (netto da liquidare) e poi verrà diminuito man mano che si pagheranno le rate.
Saluti.
 
Grazie per la risposta. Ho visto registrare l'importo di una uscita singola rata mensilmente: importo lordo del tfr e relative imposte. Ma cosi' non si dilazionano anche le imposte? E' corretta tale proceduta e che normativa lo consente? Non e' che si fa cosi' perche' si pensa ad una chiusura ditta? Per me si rileva subito e per il totale l'importo del debito del tfr con le imposte a livello di contabilita' del personale. Grazie e cordiali saluti.
 
Nell'operazione descritta i fatti gestionali sono due: la liquidazione del TFR e la materiale erogazione.
Con riferimento al primo, non vi è ombra di dubbio che il debito nei confronti del dipendente per il TFR sorge al momento della cessazione del rapporto di lavoro, per cui a tale data storni il fondo e apri il debito nei confronti del dipendente (tralasciamo il discorso relativo alla tassazione). Poi vi è la materiale erogazione del TFR e in tal caso, se il pagamento è rateizzato, diminuirai il debito man mano che eroghi le rate, fino all'azzeramento. Il comportamento corretto da adottare secondo me è questo.
Saluti.
 
Concordo anch'io in tale ragionamento, ma in pratica... nella causale del pagamento e' stato indicato anticipo, ma il dipendente ha cessato il rapporto di lavoro. Sembra che non si voglia evidenziare il debito. Non penso si tratti di contabilita' per cassa trattandosi di una societa' per azioni. Comunque e' stato rilevato anche il debito tfr a rate, a che scopo secondo Lei? Grazie e cordiali saluti.
 
Concordo anch'io in tale ragionamento, ma in pratica... nella causale del pagamento e' stato indicato anticipo, ma il dipendente ha cessato il rapporto di lavoro. Sembra che non si voglia evidenziare il debito. Non penso si tratti di contabilita' per cassa trattandosi di una societa' per azioni. Comunque e' stato rilevato anche il debito tfr a rate, a che scopo secondo Lei? Grazie e cordiali saluti.

Ciao Tasmania/Rocco: Vi segnalo la seguente discussione da me aperta qualche tempo fa, l'argomento è assai somigliante
https://www.fiscoetasse.com/forum/l...-rateizzato-problemi-ritenute-dipendenti.html
Buona serata - Gianni
 
Ringrazio per il collegamento ad altra discussione. Tuttavia scusate ma non ho risolto i miei dubbi. E' una procedura corretta? Se non ho capito ma le si elaborera' tanti cedolini quante sono le rate di dilazione di pagamento del tfr. E nel caso di chiusura della ditta cosa succede del debito del tfr non evidenziato alla data di cessazione del rapporto per la cifra totale? Causale del pagamento delle rate e' anticipo, ma il dipendente si e' di esso è non ha richiesto anticipi. Grazie, cordiali saluti.
 
Ringrazio per il collegamento ad altra discussione. Tuttavia scusate ma non ho risolto i miei dubbi. E' una procedura corretta? Se non ho capito ma le si elaborera' tanti cedolini quante sono le rate di dilazione di pagamento del tfr. E nel caso di chiusura della ditta cosa succede del debito del tfr non evidenziato alla data di cessazione del rapporto per la cifra totale? Causale del pagamento delle rate e' anticipo, ma il dipendente si e' di esso è non ha richiesto anticipi. Grazie, cordiali saluti.

Ciao Tasmania:
1) confermo in toto quanto scritto da Rocco (che saluto);
2) sono ragioniere e non commercialista/consulente del lavoro - perciò a mio parere (discutibile) la soluzione corretta (non so quanto praticabile in realtà) sia quella di elaborare un cedolino unico con tutte le spettanze, cedolino che deve risultare "non pagato";
3) ad ogni acconto versato il consulente deve determinare il relativo carico fiscale che l'azienda deve versare al 16 del mese successivo all'erogazione dell'acconto - l'acconto va annotato sul cedolino finale (anche manualmente), andando a decurtare il debito;
4) il carico fiscale, ipotizzo, se diluito in + anni, potrebbe (il condizionale è d'obbligo) essere maggiormente favorevole al dipendente rispetto a quello sostenuto dal dipendente in caso di unica erogazione totale;
5) la causale del bonifico, ritengo che non sia particolarmente rilevante;
6) il debito x TFR, alla cessazione del rapporto di lavoro, deve essere rilevato dall'azienda - se essa fallisce, interviene il fondo di garanzia dell'INPS - se essa nulla rileva, il dipendente farà valere le proprie ragioni in virtù del periodo di assunzione che è noto all'ufficio del lavoro.

Ciao - Gianni
 
Grazie mille Gianni per la risposta, in poche parole con la dilazione del tfr la ditta ha anche la dilazione delle imposte. Ma scusa suppongo che non saranno uguali per ciascun acconto, in quanto ho provato a moltiplicare la prima quota di imposte per il numero di rate ma non risulta lo stesso importo totale. Ciao
 
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