Luigia
Amministratore
E' stata inaugurata ieri 1 giugno 2013 la personale di Matteo Accarrino "Opere Preziose" | Galleria Bologna Tedofra
La mostra resterà apertà fino al 12 giugno giugno dal lunedi al sabato dalle ore 10 alle 14 e dalle 15 alle 19. Domenica su appuntamento.
Cari visitatori di questa (ma di una qualunque, passata e futura) mostra di Matteo Accarrino,
se dovessi scegliere un suggerimento preliminare da fornirvi, sarebbe questo: cercate di guardare, vedere e immaginare gli spazi espositivi vuoti, senza le opere; guardate le pareti, le aperture che le segnano e le interrompono, il susseguirsi delle sale; spiate dietro i pannelli che nascondono e ridisegnano; quindi guardate il tutto con le opere e, infine, le opere.
Vi accorgerete che una di queste è il complesso degli spazi ridisegnati e ricostruiti dalla combinazione e dalla armonizzazione dei vari elementi e dalle varie operazioni: i locali, le pareti, i vuoti, i pieni, i colori, gli orizzonti, i fondali, gli scorci, i punti di vista, i materiali, le opere, l’allestimento, la mostra stessa.
Si tratta di un’opera, dell’opera a cui Matteo lavora per mesi – mentalmente e materialmente – un luogo privilegiato di esercizio della sua meticolosa e ansiogena tensione verso la perfezione, della sua pretesa totalizzante di rappresentarsi e rappresentare il proprio universo creativo e quello di piegare spazio e realtà (lo spazio in quanto realtà) a quell’universo, al proprio ideale, al proprio sogno estetico, che è anche etico perchè assoluto, puro, vitale.
Possedere lo spazio, appropriarsene, marcarlo con la propria presenza e con il proprio lavoro fisico, disseminarlo di tracce appariscenti o minute, sempre evidenti, fare in modo che le opere abitino realmente e stabilmente, come se non dovessero mai piu essere rimosse, i luoghi occupati; tutto questo è la parte visibile, concreta della cifra psicologica e storica fondamentale del lavoro di Matteo.
(tratto dalla nota critica in forma epistolare di Guido Pensato nel catalog di Matteo Accarrino “Il laboratorio Artivisive – Quarant’anni e una Mostra)
Galleria fotografica | Galleria Bologna Tedofra
La mostra resterà apertà fino al 12 giugno giugno dal lunedi al sabato dalle ore 10 alle 14 e dalle 15 alle 19. Domenica su appuntamento.
Cari visitatori di questa (ma di una qualunque, passata e futura) mostra di Matteo Accarrino,
se dovessi scegliere un suggerimento preliminare da fornirvi, sarebbe questo: cercate di guardare, vedere e immaginare gli spazi espositivi vuoti, senza le opere; guardate le pareti, le aperture che le segnano e le interrompono, il susseguirsi delle sale; spiate dietro i pannelli che nascondono e ridisegnano; quindi guardate il tutto con le opere e, infine, le opere.
Vi accorgerete che una di queste è il complesso degli spazi ridisegnati e ricostruiti dalla combinazione e dalla armonizzazione dei vari elementi e dalle varie operazioni: i locali, le pareti, i vuoti, i pieni, i colori, gli orizzonti, i fondali, gli scorci, i punti di vista, i materiali, le opere, l’allestimento, la mostra stessa.
Si tratta di un’opera, dell’opera a cui Matteo lavora per mesi – mentalmente e materialmente – un luogo privilegiato di esercizio della sua meticolosa e ansiogena tensione verso la perfezione, della sua pretesa totalizzante di rappresentarsi e rappresentare il proprio universo creativo e quello di piegare spazio e realtà (lo spazio in quanto realtà) a quell’universo, al proprio ideale, al proprio sogno estetico, che è anche etico perchè assoluto, puro, vitale.
Possedere lo spazio, appropriarsene, marcarlo con la propria presenza e con il proprio lavoro fisico, disseminarlo di tracce appariscenti o minute, sempre evidenti, fare in modo che le opere abitino realmente e stabilmente, come se non dovessero mai piu essere rimosse, i luoghi occupati; tutto questo è la parte visibile, concreta della cifra psicologica e storica fondamentale del lavoro di Matteo.
(tratto dalla nota critica in forma epistolare di Guido Pensato nel catalog di Matteo Accarrino “Il laboratorio Artivisive – Quarant’anni e una Mostra)
Galleria fotografica | Galleria Bologna Tedofra