Consultando l'estratto conto INPS di mia moglie che lavora presso un'amministrazione comunale dal 1986 , mi sono reso conto che sono riportati errori negli anni dal 2005 al 2012: la cassa di imputazione è CPI anzichè CPDEL.
Da una verifica ho accertato che tali errori sono dovuti al codice sbagliato (3 anzichè 2) inserito sull'apposito rigo dei CUD di quegli anni - e solo di quegli anni .
Non vorrei che ciò possa costituire in futuro un problema al momento di andare in pensione ed ho quindi inviato una raccomandata al servizio contributi della citata amministrazione comunale chiedendo che provvedano a comunicare l'errore all'INPS o che mi rilascino una dichiarazione che possa essere allegata alla richiesta di variazione della posizione amministrativa (RVPA) da fare in autonomia.
Il punto è che, sentita telefonicamente più volte, l'amministrazione continua a glissare dicendo che devo:
- inserire nel portale INPS le anomalie riscontrate;
- che l'INPS chiederà conferma all'amministrazione;
- che loro confermeranno.
In sostanza ho capito che non vogliono darmi una risposta scritta
Non capisco se questa suggeritami a voce sia la procedura giusta...in ogni caso vorrei sapere come tutelarmi (l'amministrazione non sarebbe obbligata in automatico a procedere in autotutela visto che è stata lei a sbagliare i CUD, nel momento in cui glielo ho comunicato?).....se continua a non darmi risposte scritte come mi posso comportare pèer tutelarmi in futuro?
Scusate se la questione non è direttamente collegata alle tasse e al fisco che sono i temi principali del Forum.
Grazie in anticipo a chi potrà darmi risposte/consigli/suggerimenti.
Da una verifica ho accertato che tali errori sono dovuti al codice sbagliato (3 anzichè 2) inserito sull'apposito rigo dei CUD di quegli anni - e solo di quegli anni .
Non vorrei che ciò possa costituire in futuro un problema al momento di andare in pensione ed ho quindi inviato una raccomandata al servizio contributi della citata amministrazione comunale chiedendo che provvedano a comunicare l'errore all'INPS o che mi rilascino una dichiarazione che possa essere allegata alla richiesta di variazione della posizione amministrativa (RVPA) da fare in autonomia.
Il punto è che, sentita telefonicamente più volte, l'amministrazione continua a glissare dicendo che devo:
- inserire nel portale INPS le anomalie riscontrate;
- che l'INPS chiederà conferma all'amministrazione;
- che loro confermeranno.
In sostanza ho capito che non vogliono darmi una risposta scritta
Non capisco se questa suggeritami a voce sia la procedura giusta...in ogni caso vorrei sapere come tutelarmi (l'amministrazione non sarebbe obbligata in automatico a procedere in autotutela visto che è stata lei a sbagliare i CUD, nel momento in cui glielo ho comunicato?).....se continua a non darmi risposte scritte come mi posso comportare pèer tutelarmi in futuro?
Scusate se la questione non è direttamente collegata alle tasse e al fisco che sono i temi principali del Forum.
Grazie in anticipo a chi potrà darmi risposte/consigli/suggerimenti.