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cud 2012 casella 134 e 135
- Creatore Discussione an.bal
- Data di Inizio
Luigia
Amministratore
A me sembra che questi righi devono essere compilati sono in caso di superamento. Ti riporto le istruzioni Assonime a proposito di questi righi, sperando possano aiutarti.
" Sui punti 131 e seguenti si riflettono le disposizioni dell’art. 9, comma 2, del decreto legge n. 78 del 2010, il quale ha disposto la riduzione, dal 1° gennaio 2011 e sino al 31 dicembre 2013, dei trattamenti economici complessivi dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, superiori a 90.000 euro lordi annui, del 5 per cento per la parte eccedente il predetto importo fino a 150.000 euro, nonché del 10 per cento per la parte eccedente 150.000 euro. Inoltre, l’art. 18, comma 22-bis, del decreto legge n. 98 del 2011, così come modificato dall’art. 24, comma 31 bis, del decreto legge n. 201 del 2011, ha previsto che “a decorrere dal 1° agosto 2011 e fino al 31 dicembre 2014, i trattamenti pensionistici corrisposti da enti gestori di forme di previdenza obbligatorie, i cui importi complessivamente superino 90.000 euro lordi annui, sono assoggettati ad un contributo di perequazione pari al 5 per cento della parte eccedente il predetto importo fino a 150.000 euro, nonché pari al 10 per cento per la parte eccedente 150.000 euro e al 15 per cento per la parte eccedente 200.000 euro; a seguito della predetta riduzione il trattamento pensionistico complessivo non può essere comunque inferiore a 90.000 euro lordi annui”. Alla luce di queste disposizioni nel punto 134 va indicato l’ammontare del reddito complessivamente erogato ai dipendenti pubblici al netto della riduzione applicata oppure l’ammontare dei trattamenti pensionistici erogati al netto del contributo di perequazione.
Nel punto 135 deve essere indicato l’ammontare della riduzione applicata sul trattamento economico dei dipendenti pubblici ovvero il contributo di perequazione
dovuto sui trattamenti pensionistici riportati nel punto precedente.
" Sui punti 131 e seguenti si riflettono le disposizioni dell’art. 9, comma 2, del decreto legge n. 78 del 2010, il quale ha disposto la riduzione, dal 1° gennaio 2011 e sino al 31 dicembre 2013, dei trattamenti economici complessivi dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, superiori a 90.000 euro lordi annui, del 5 per cento per la parte eccedente il predetto importo fino a 150.000 euro, nonché del 10 per cento per la parte eccedente 150.000 euro. Inoltre, l’art. 18, comma 22-bis, del decreto legge n. 98 del 2011, così come modificato dall’art. 24, comma 31 bis, del decreto legge n. 201 del 2011, ha previsto che “a decorrere dal 1° agosto 2011 e fino al 31 dicembre 2014, i trattamenti pensionistici corrisposti da enti gestori di forme di previdenza obbligatorie, i cui importi complessivamente superino 90.000 euro lordi annui, sono assoggettati ad un contributo di perequazione pari al 5 per cento della parte eccedente il predetto importo fino a 150.000 euro, nonché pari al 10 per cento per la parte eccedente 150.000 euro e al 15 per cento per la parte eccedente 200.000 euro; a seguito della predetta riduzione il trattamento pensionistico complessivo non può essere comunque inferiore a 90.000 euro lordi annui”. Alla luce di queste disposizioni nel punto 134 va indicato l’ammontare del reddito complessivamente erogato ai dipendenti pubblici al netto della riduzione applicata oppure l’ammontare dei trattamenti pensionistici erogati al netto del contributo di perequazione.
Nel punto 135 deve essere indicato l’ammontare della riduzione applicata sul trattamento economico dei dipendenti pubblici ovvero il contributo di perequazione
dovuto sui trattamenti pensionistici riportati nel punto precedente.