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Cosa rischia il privato che non paga l'iva?

M

Marinella

Ospite
Sono in causa con una impresa edile alla quale nel 2001 ho versato dei
soldi in nero (tanti, 70 milioni di lire) senza fattura con iva che sarebbe
stata del 10%.
Ora ho la necessità di presentare questi pagamenti.
L'impresa ha condonato tombalmente tutte le sue pendenze.

A quale sanzione vado incontro nell'autodenunciarmi?
Potreste quantificare?

Grazie
Marinella
 
non credo che in una causa si dichiari che hai pagato "in nero" delle prestrazioni di ristrutturazione.
ai fini della causa è del tutto irrilevante che l'impresa abbia condonato o meno quel periodo di imposta in quanto probabilmente è relativa alle prestazioni non effettuate o effettuate male.
se hai versato dei soldi e non hai mai ricevuto la regolare fattura quietanzata inviagli tramite il legale la richiesta della documentazione.
l'impresa (avendo condonato) non avrà nessun problema ad inviartela
 
Ti ringrazio per la tua veloce risposta ma forse non mmi sono ben spiegata.
Io con l'impresa sono in causa e saranno loro a denunciarmi con un esposto alla Guardia di Finanza per il mancato versamento dell'iva.
Vorrei sapere (se lo sai) a quanto ammonta la cifra complessiva che dovrò pagare.
Grazie
 
Per evitare di essere sanzionato, il soggetto che acquista beni o servizi deve:
a) se non ha ricevuto la fattura entro quattro mesi dalla data di effettuazione dell'operazione, presentare all'ufficio competente nei suoi confronti, previo pagamento dell'imposta, entro il trentesimo giorno successivo, un documento in duplice esemplare dal quale risultino tutte le indicazioni prescritte dall'articolo 21 del decreto Iva, relativo alla fatturazione;
b) se ha ricevuto una fattura irregolare intendendosi per tale quella recante un'imponibile oppure un'imposta inferiore), presentare allo stesso ufficio, entro il trentesimo giorno successivo a quello della sua registrazione, un documento integrativo in duplice esemplare recante le indicazioni medesime, previo versamento della maggiore imposta eventualmente dovuta. Osservati i suddetti adempimenti, un esemplare del documento, con l'attestazione dell'eseguita regolarizzazione, viene restituito dall'ufficio al contribuente, che e` tenuto ad annotarlo sul registro degli acquisti. L'omessa regolarizzazione nei prescritti termini rende, invece, il cessionario o committente autore dell'illecito, in via del tutto indipendente rispetto alla controparte, con la conseguenza che nei suoi confronti si rende applicabile la sanzione pari al cento per cento dell'imposta, con un minimo di lire cinquecentomila per singola violazione.

...

dato che i termini per il condono sono stati prorogati ulteriormente ti consiglio di aderire a qualsiasi forma di sanatoria che ti permetta di metterti al riparo da tale situazione.

Ciao
 
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