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Contributi previdenziali versati in ritardo dal datore di lavoro.

Popolone

Utente
Buongiorno a tutti,
In riferimento all oggetto l art. 23 della legge 218/1952 stabilisce che il datore di lavoro, nella fattispecie, deve versare sia la quota a suo carico sia la quota del lavoratore senza diritto di rivalsa su quest'ultimo.
Inoltre continua ancora recitando :

".....nonché' al versamento di una somma
aggiuntiva pari a quella dovuta..."

Domanda
: quest'ulteriore somma va versata sempre al lavoratore ? Se no, a chi va versata dal datore di lavoro.
Grazie anticipatamente.

Riferimento: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1952/04/15/052U0218/sg
 
i contributi non si versano al lavoratore...

cosa devi fare?
Buongiorno, grazie per la attenzione...
cmq lo so che i contributi vanno versati all'inps, con lavoratore intendevo la posizione individuale.

Devo recuperare dei contributi non versati su retribuzione arretrate a seguito contenzioso, quindi volevo capire cosa intende all art. 23 ....in poche parole l importo da riconoscere in rif. all'uteriore quota va raddoppiato ?

questa ulteriore quota a chi va versata ? E da dove si evince?
 
Ultima modifica:
dal '52 ad oggi ne son cambiate di cose in fatto di sanzioni su contributi...
prova a chiedere all'INPS ufficio contenziosi ispettori se ti fanno loro i calcoli, e poi se caricano anche le posizioni dei dipendenti regolarizzati...
 
Buongiorno, grazie per la attenzione...
cmq lo so che i contributi vanno versati all'inps, con lavoratore intendevo la posizione individuale.

Devo recuperare dei contributi non versati su retribuzione arretrate a seguito contenzioso, quindi volevo capire cosa intende all art. 23 ....in poche parole l importo da riconoscere in rif. all'uteriore quota va raddoppiato ?

questa ulteriore quota a chi va versata ? E da dove si evince?
Buongiorno Popolone, per esperienza diretta ti dico che sui mancati versamenti dei contributi, è l'INPS che si attiva con i propri controlli facendo arrivare all'azienda la richiesta di contributi arretrati + sanzioni + interessi con possibilità di rateizzo - il rapporto, come già evidenziato da Studiocel, è tra istituto previdenziale e datore di lavoro, il dipendente non viene coinvolto.
 
Sig. Gianni buonasera....
purtroppo nel caso specifico non si è attivato nessuno, infatti la richiesta la farò io direttamente. Il punto è che vorrei sapere in che modo devo interpretare l art. 23 della legge 218/52.
È chiarissimo che sono 3 quote previdenziali che verserà il datore all Inps ( quota datoriale, quota lavoratore ed quella aggiuntiva).
Il concetto è chiarissimo che le prime due sono da imputare al profilo previdenziale del dipendente, ora quello che non interpreto è l ulteriore quota a chi deve essere versata/o imputabile, grazie mille
 
Buongiorno... sicuramente è interessante sul lato sanzioni, ma io sono interessato ad interpretare l applicazione dell art. 23 per capire cosa deve versare il datore come contributi previdenziali non versati nei confronti del proprio dipendente e cioè oltre alle prime due quote ( datoriale e quota dipendente) citate dall' artico in questione ....la successiva dicitura
".....nonché' al versamento di una somma
aggiuntiva pari a quella dovuta..."

a chi va imputata ??? sempre al dipendente ?
e se no ...da cosa s'interpreta?


anche perché poi continua prevedendo l eventuale sanzione.
 
somma aggiuntiva non è a favore del conto dipendente...

mi par di capire che vuoi incassare direttamente tu i contributi omessi....non esiste...
 
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